«Trent’anni di reclusione per Carmine Izzo: ha fornito nel novembre 2001 assistenza ai killer che uccisero a Bellizzi Domenico Frasca in una faida di camorra per il controllo del territorio». Mano pesante della Procura Antimafia (pm Vincenzo Senatore) nella richiesta formulata al giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale di Salerno, Donatella Mancini, che nei confronti di “Carmine ‘o piccolino”, 45 anni di Boscoreale, procede con il rito abbreviato.
Sentenza il prossimo 7 gennaio. Esponente del clan Aquino-Annunziata, insieme a Pasqualino Garofalo (condannato all’ergastolo), ebbe il compito di “avvertire” il commando armato del passaggio dell’automobile di Domenico Frasca mentre si recava ad aprire l’attività commerciale a Bellizzi dove lavorava. Ad attenderlo due sicari, armati di fucili a canne mozze e pistole, che una volta ricevuto il segnale da Izzo e Garofalo non esitarono ad aprire il fuoco nei confronti dell’allora 40enne, all’epoca dei fatti anche “sorvegliato speciale”. Morì durante il tragitto in ospedale.
Redazione Sa