Delitto Desiderio, Balzano capace d'intendere e volere

Uccise il collega a colpi di forbice, rimane in carcere

Scafati.  

E’ pienamente capace di intendere e di volere, in possesso delle sue facoltà mentali al momento dell’omicidio, in grado di affrontare il giudizio. Così la perizia della procura di Nocera Inferiore, disposta dal pm Roberto Lenza, sgombra il campo dalla presenza di problemi mentali per Pasquale Balzano, “Pasquale o’pazz”, indagato per l’omicidio a coltellate di Giuseppe Desiderio, avvenuto il primo settembre 2015 in via Lo Porto.

Il riesame di Salerno, contestualmente, ha disposto la conferma della custodia cautelare in carcere rimasta in piedi dopo il ricorso al riesame dell’avvocato difensore Vincenzo Desiderio.

Dopo il delitto, Balzano, braccato e individuato quale responsabile dell’atto criminale, era fuggito, rendendosi irreperibile fino all’arresto scattato a Pompei. Balzano, che aveva trovato ospitalità a casa di un ignaro parente, era stato socio in affari del 57enne, ammazzato con una lite scoppiata per banali motivi. Dopo la sequenza di fendenti l’assassino aveva occultato il cadavere, trovato nascosto nel cofano dell’auto intestata a Balzano ma utilizzata da Desiderio e parcheggiata nel cortile della sua abitazione. La vittima era stata colpita a morte ripetutamente con delle forbici e poi abbandonata nel bagagliaio della Renault Scenic grigia.             

 

Redazione Sa