Memoria difensiva in Procura: questa la mossa di Pasquale Aliberti, sempre nell’occhio del ciclone dopo il blitz della Dia a Scafati.
Il documento dell’avvocato difensore Giovanni Annunziata costituirà la parte giuridica e documentata, con allegati gli atti riguardanti ogni singola circostanza illustrata, di quanto già relazionato dal sindaco di Scafati nel corso delle oltre tre ore di dichiarazioni spontanee presentate venerdì scorso al magistrato Montemurro.
Una spiegazione procedurale di quanto realizzato dal sindaco negli anni della sua amministrazione, con atti e documenti allegati per ogni passaggio cruciale.
Aliberti, che risponde di scambio politico mafioso, associazione a delinquere di tipo mafioso, corruzione, concussione e abuso d’ufficio, andrà a concludere il passaggio ufficiale rispetto all’inchiesta.
Quanto all’accusa, tutto resta legato al deposito delle perizie conferite dall’ufficio del procuratore titolare dell’inchiesta, con l’esame della imponente mole di documentazione sequestrata nei domicili degli indagati e negli uffici del comune, con il lavoro di ricerca e acquisizione tuttora in corso a Palazzo Mayer.
Nel frattempo, il Movimento Cinque Stelle chiede al prefetto la nomina di una Commissione di accesso per verificare tutti gli atti dell’amministrazione comunale.
Redazione Sa