Processo Due Torri, restituiti i beni all'imprenditore

Il Tribunale del Riesame dissequestra gli immobili del costruttore di Teggiano Luigi di Sarli

Teggiano.  

E' stato dissequestrato il patrimonio messo sotto chiave all’imprenditore Luigi Di Sarli, coinvolto in prima battuta nell’operazione Due Torri di qualche anno fa e ritenuto dalla Procura Antimafia il collettore degli appalti per la zona Sud della provincia. Il blocco era partito per la sua ipotizzata funzione di valvola, in rapporti con la sfera imprenditoriale e politica e riguardava in particolare due appartamenti e un locale, dal valore complessivo di centinaia di migliaia di euro. I beni ora  tornano nelle disponibilità del costruttore edile originario di Teggiano. La decisione è stata presa dai giudici del Tribunale del Riesame di Salerno (presidente Gaetano Sgroia, a latere i giudici Rulli e Zarone) che hanno accolto le tesi presentata della difesa, rappresentata dall'avvocato Michele Pinto.  Fu tirato in ballo da colleghi e funzionari della Provincia, dopo essere stato accusato di essere stato per anni (fino al 2008) l’anello di congiunzione tra la ‘cricca’ degli imprenditori e i politici. Per il Due Torri dopo l'esecuzione delle misure patrimoniali, Di Sarli scelse di accedere al patteggiamento, presentando la richiesta di pena concordata. Dopo la sentenza, a distanza di anni, il tribunale del Riesame di Salerno ha disposto la restituzione dei beni. 

 

Redazione Sa