Donna morta in ospedale, riapre l'inchiesta

Il gip accoglie la richiesta di prosieguo delle indagini sul decesso di Romina Tieso a Nocera

Nocera Inferiore.  

Nuove indagini per la morte di Romina Tieso, la trentasettenne angrese deceduta per un problema alla coagulazione del sangue l’otto settembre 2013 all’ospedale di Nocera Inferiore.

Il giudice delle indagini preliminari Giovanna Pacifico ieri ha accolto la richiesta di prosieguo dell’inchiesta avanzata dall’avvocato dei familiari Flavio Del Forno, disponendo una perizia ematologica e respingendo così la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore Roberto Lenza.  Per chiudere l’iter, che vede indagato un medico in servizio a pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, la procura si basava sulla consulenza effettuata dal professor Giovanni Zotti, contro cui la difesa dei familiari aveva prodotto una consulenza di parte, con approfondimenti a smentire la casistica.

La Tieso, giovane donna angrese,  morì per una diminuzione incontrollata delle piastrine, con alterazione del processo di coagulazione del sangue. L’otto settembre 2013 la donna si sentì male e arrivò al pronto soccorso con perdite di sangue dalle urine e dalla bocca, col ricovero immediato e l’improvviso aggravarsi, fino al decesso. I familiari denunciarono l’accaduto aprendo di fatto la strada all’indagine, con l’iscrizione nel registro per omicidio colposo del medico del pronto soccorso dell’ospedale di Nocera Inferiore, unico indagato nel procedimento penale. La difesa di parte civile chiede al giudice approfondimenti investigativi mai svolti, come l’audizione di testimoni presenti in ospedale, dei familiari, le consulenze integrative di medico legale, rianimatore ed ematologo, sottolineando la necessità di immediate cure per la patologia. Secondo la difesa la donna non beneficiò delle cure necessarie, effettuata in maniera intempestiva.

“Dovette essere un familiare – scrive la difesa- a portare la documentazione sanitaria in altro ospedale, L’Andrea Tortora di Pagani, ed attendere l’esito della consulenza ematologica, per portare i risultati a Nocera”. La ricostruzione fu curata dal legale ricostruendo  l’ora di trasporto in ospedale alle 11.30, con i primi risultati dei prelievi alle dodici, la grave riduzione di piastrine e seguente richiesta di consulenza all’ospedale di Pagani. “Solo alle quindici e quindici venne effettuata trasfusione con pool piastrinico, alle ore sedici circa la paziente decedette”. Il tempo trascorso tra diagnosi e trasfusione venne rilevato anche dal consulente tecnico del pm, Zotti, perché la trasfusione doveva essere immediata, col pool di piastrine disponibile in emoteca. 

La consulenza di Zotti escludeva condotte colpose e responsabilità: il gip ha ordinato 4 mesi ulteriori di indagini con una nuova perizia ematica.  che potrebbe essere affidata ad una equipe collegiale di periti.

Romina Tieso lasciò marito e due figli, ora costituiti parte civile, rappresentati in giudizio dal legale nominato Flavio Del Forno.

 

Redazione Sa