Nessuna negligenza, la morte di Elia Caroccia sarebbe frutto di una tragica fatalità. Si concludono così le indagini sul decesso della 32enne di Nocera Inferiore che il 20 agosto dello scorso anno, mentre era con il fidanzato e degli amici e stava percorrendo il sentiero dei Fringuelli, adiacente il ponte tibetano di Roccamandolfi, in provincia di Isernia, è precipitata in una scarpata, riportando ferite per lei fatali. Per la Procura non ci sono responsabilità a carico di terzi. Inizialmente, le indagini avevano coinvolto, dato che il Comune è proprietario del sentiero, anche il sindaco di Roccamandolfi. Il procuratore di Isernia Carlo Fucci, in base alle analisi delle prove raccolte, ha richiesto dunque l’archiviazione del caso.
I soccorsi, seppur rapidi, furono ostacolati dalla profondità del burrone dove finì la giovane, di circa 80 metri.