Labaro e bandiere listate a lutto, ma il suono delle chiarine che lei amava si è levato alto e lacerante per accompagnare l’ultimo viaggio di Adriana De Martino, tra le lacrime, amare, di tanti giovani e meno giovani, i quali oggi sono tutti un po’ più soli.
Una chiesa di San Francesco gremita di persone, che l’hanno amata e rispettata, ha pianto per l’ultimo viaggio di Adriana, per tutti la “mamma" degli Sbandieratori Cavensi. Una lunga malattia, sopportata con estrema dignità, ha portato via quella che ha fatto da madre a generazioni di ragazzi, non solo, ma anche a tanti alunni, presenti alla funzione funebre, poiché il suo lavoro di maestra è stato sempre improntata all’insegna del rispetto, dell’educazione e della nobiltà d’intenti.
"Una persona che ha sofferto, per la perdita prematura di suo marito - ha ricordato padre Luigi Petrone - ma che ha fatto del suo dolore una risorsa immensa che ha riversato sui suoi figli,sui suoi alunni e sulla grande famiglia degli Sbandieratori cavensi. Nel suo lungo calvario mai un lamento, ami una imprecazione ma solo una grande diglità di donna,di mamma di persona francescana. Quando andavo a trovarla in ospedale,negli ultimi tempi, le chiedevo come stava - ha ricordato Padre Luigi - lei mi rispondeva sempre “Andiamo avanti” e questo è quello che lei avrebbe voluto, andare avanti sempre, con forza e con il sorriso che incorniciava sempre il suo viso”.
Redazione Sa