Sono partite intorno alle 5 di questa mattina le operazioni di evacuazione che hanno interessato complessivamente circa 3mila persone a Battipaglia.
La città della Piana del Sele deve fare di nuovo i conti con il ritrovamento di un ordigno risalente al secondo conflitto mondiale: al lavoro gli esperti del Genio guastatori dell'Esercito. Dalle 8 alle 12 ore la durata complessiva delle operazioni, ma si spera di poterle chiudere prima.
La prefettura di Salerno - dov'è istituito il centro coordinamento e soccorso - ha predisposto il piano che vede coinvolti istituzioni, militari, forze dell'ordine e cittadini.
Le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni sono state trasferite nel centro d'accoglienza allestito all'istituto scolastico alberghiero "Ferrari". Sono gli studenti a preparare e fornire la prima colazione ed i pasti agli sfollati.
Istituito il centro operativo comunale presso la sede della protezione civile, per coordinare le operazioni in attesa del lavoro dei militari di Caserta. Stop anche alla circolazione ferroviaria: istituiti dei bus sostitutivi, prima del ritorno alla nromalità. L'ultimo treno è passato alle 8:15.
Interrotta anche la fornitura di energia elettrica. Le forze dell'ordine presidiano l'area di via Turco e zone limitrofe per evitare episodi di sciacallaggio. Battipaglia vive un'altra giornata "sospesa" in attesa della deflagrazione.
Gli artificieri dell’Esercito Italiano 21° Reggimento Genio Guastatori Caserta eseguiranno le operazioni tecniche di foratura e “lisciviatura” della bomba in loco, tenuto conto che si tratta di un ordigno a scoppio ritardato e per le sue caratteristiche non è trasportabile altrove in quanto dotato di spoletta non rimovibile.