Omicidio Vassallo, il fratello: "Ora ci vuole speranza"

Ricordo della fondazione con iniziative fuori dalla Campania

Pollica.  

"C'è bisogno di speranza. In un giorno come questo è necessario avere fiducia e dare speranza alle nuove generazioni". Sono le parole di Dario Vassallo, in occasione del quinto anniversario della morte di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica-Acciaroli ucciso il 5 settembre del 2010 con nove colpi di pistola da killer ancora senza un volto. Per il secondo anno consecutivo la "Fondazione Angelo Vassallo ha deciso di ricordare quel tragico 5 settembre di cinque anni fa fuori dal Cilento e fuori dalla Campania. E stavolta, con la "Festa della speranza", tocca alla provincia di Rieti, al Comune di Montopoli di Sabina, dove la Fondazione e gli amministratori locali incontreranno politici, tanti giovani amministratori provenienti da tutta Italia e i giovani che racconteranno le loro storie.

Alle 19, poi, la barbara uccisione del "sindaco-pescatore" verrà ricordata con un "FreezeFlashMob". "In Italia, ma anche all'estero, - spiega Dario Vassallo, presidente della Fondazione e ideatore della iniziativa - si ricorderà quel terribile giorno rimanendo per un minuto del tutto immobili, pensando alla bellezza.

A Capaci, l'associazione "La prospettiva" ha deciso di farlo nel luogo della strage.". Intanto, a Pollica, nel Cilento, dove per tanti anni e fino a quel settembre di cinque anni fa, Angelo Vassallo visse e guidò il piccolo paese costiero, si chiude oggi la "Sagra del pesce azzurro.", una tre giorni che tante polemiche ha scatenato proprio per la coincidenza con l'anniversario della uccisione del "sindaco-pescatore". "E' indegno, è un tentativo di rimuovere dalle coscienze un fatto così tragico'' aveva tuonato ieri Dario Vassallo. "Le polemiche non aiutano a ricordare", aveva replicato il primo cittadino di Pollica, Stefano Pisani. Oggi, nessuno vuole riaprire quella polemica. "Oggi ricordiamo mio fratello", dice Dario Vassallo.

 

Redazione Sa