Sarno, aggrediscono senzatetto disabile e riprendono il raid: scatta la denuncia

Esposto inoltrato in Procura dal sindaco Giuseppe Canfora

sarno aggrediscono senzatetto disabile e riprendono il raid scatta la denuncia
Sarno.  

Un senzatetto è stato aggredito alla stazione di Sarno da alcuni giovani che hanno anche ripreso con un telefono cellulare il raid. L'episodio è stato reso pubblico dal deputato Francesco Emilio Borrelli che, sulla sua pagina Facebook, ha pubblicato anche il video dell'aggressione.

Il sindaco Giuseppe Canfora ha, quindi provveduto ad inviare un esposto - con allegato il video dell'aggressione - contro ignoti alla Procura di Nocera Inferiore, a firma anche del vice sindaco Roberto Robustelli e dell'assessore alla Legalità, Eutilia Viscardi. Un atto con il quale la fascia tricolore ha chiesto alla magistratura «di individuare i responsabili della vile aggressione nei confronti di un senzatetto diversamente abile avvenuta alla stazione Trenitalia di Sarno».

Nelle immagini riprese con un telefonino cellulare e diventate virali, si vede chiaramente un giovane che aggredisce con violenza la persona diversamente abile.
Nel condannare con fermezza il grave episodio, il sindaco di Sarno ha chiesto che siano individuati e perseguiti penalmente i responsabili della vile aggressione avvenuta alle 5.30 di domenica mattina 26 marzo.

Dura anche la presa di posizione da parte del vicesindaco Roberto Robustelli. «Questo è quanto successo alle 5,30 della scorsa domenica alla stazione centrale di Sarno. A quanto pare questi ragazzi tornavano da una notte brava, si sono fermati alla stazione e hanno iniziato ad insultare Antonio, questo ragazzo disabile e con gravi disturbi psichici che già da molto tempo pare vive perennemente nella stazione ferroviaria di Sarno. Ho voluto approfondire la questione, il ragazzo che ha realizzato il video non sembra essere di Sarno ma del napoletano e credo, a questo punto, che anche l'autore dell’aggressione non sia del luogo. Le nuove generazioni spaventano sempre di più, manca l'educazione e il rispetto verso il prossimo, una piaga sociale pericolosa che dobbiamo cercare in tutti i modi di contrastare. Abbiamo allertato subito i servizi sociali per aiutare al più presto Antonio».

«Abbiamo, inoltre, allertato le forze dell’ordine su questa vicenda affinché si prendano seri provvedimenti - ha commentato il deputato Francesco Emilio Borrelli -. Perché certi ragazzi hanno eretto la violenza a modello di vita facendola diventare protagonista soprattutto nelle notti del fine settimana? È un problema sociale che deriva dal modo in cui le generazioni precedenti hanno lasciato il mondo ai più giovani. Se certi comportamenti, derivanti dagli istinti barbari e primordiali che tentano di emergere, sono sempre più presenti nelle nuove generazioni, tutti dobbiamo assumerci delle responsabilità. Farlo vuol dire rivedere tutte le scelte fatte fino ad oggi in materia di educazione, di trasmissione dei valori e di giustizia. Basta tolleranza, chi sbaglia deve pagare. Ai giovani va insegnato il senso del rispetto, della legalità, che bisogna conquistarsi il proprio posto in società con il lavoro ed il sacrificio e non prendersi quel che si vuole con la violenza e la prepotenza».

In serata sono arrivate le scuse da parte del protagonista dell'aggressione che ha inviato un video a Francesco Emilio Borrelli. «Voglio chiedere scusa a tutti, anche ad Antonio. Ero un po' ubriaco, mi dovete scusare con tutto il cuore e spero che ad Antonio non accada più una cosa simile», ha detto il giovane in un video postato sui social dal deputato.