Scontri Paganese-Casertana, Piantedosi in Parlamento: "Punire i violenti"

Il ministro dell'Interno: agire con fermezza contro le tifoserie organizzate

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Pagani.  

"Le indagini sugli scontri di Paganese-Casertana risultano tuttora in corso per l'identificazione di altri sostenitori delle opposte tifoserie responsabili di condotte criminose". Così, in aula, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nel corso del question time alla Camera dei deputati.

Il responsabile del Viminale ha ricordato che le indagini finora hanno condotto "all'identificazione e all'arresto differito di sette supporter della Paganese, di cui cinque già sottoposti a daspo, e di due sostenitori della Casertana, tutti ritenuti responsabili in concorso dei reati di lancio di materiali pericolosi e possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive. Gli ultrà della Paganese - ha ricordato Piantedosi - sono stati denunciati anche per i reati di rissa aggravata, danneggiamento seguito da incendio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio oltre che devastazione e saccheggio e attentato alla sicurezza dei trasporti".

Il ministro dell'Interno ha ribadito la necessità del pugno duro contro i teppisti: "'Gli scontri avvenuti a Pagani domenica scorsa', come quelli dell'8 gennaio nell'area di servizio di Badia al Pino, ad Arezzo, sull'A1 tra tifosi della Roma e del Napoli, confermano la necessità di agire con fermezza e di mettere a punto specifiche strategie di prevenzione e contrasto della violenza delle tifoserie organizzate'', il monito di Piantedosi.