Blitz all'alba nel Cilento, dove i carabinieri hanno tratto in arresto tre persone con le accuse di usura ed estorsione. I militari dell'Arma della Compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Fabiola Garello, con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali (n.2 custodie cautelari in carcere e n.1 agli arresti domiciliari), emessa dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, nei confronti di tre indagati, appartenenti al clan Cesarulo-Marotta, ritenuti responsabili di usura ed estorsione.
I Fatti
L’attività investigativa, condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Agropoli, ha consentito di scoprire episodi di usura ed estorsione ai danni di alcune vittime, fra cui un imprenditore cilentano. Gli episodi sono stati posti in essere dal dicembre 2021. Attraverso una minuziosa e approfondita attività di indagine, è stato possibile ricostruire l'esistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, tutti appartenenti a una famiglia di una comunità rom dimorante ad Agropoli, che gestivano, individualmente, propri canali usurai, concedendo ingenti somme di denaro in prestito. La consegna avveniva esclusivamente in contanti, così come la restituzione delle somme, cui venivano applicati tassi di interesse usurai.
Cash Dog
Nell’ambito dell’operazione odierna, i militari si sono avvalsi anche della presenza di un “cash dog”, ossia un’unità cinofila specificatamente impiegata per la ricerca della valuta. Da segnalare, poi, che, nel corso dell’attività, ono stati sottoposti a sequestro anche dei fogli su cui erano annotati i nomi degli indagati, con l'indicazione delle cifre concesse in prestito unitamente alle relative modalità di restituzione delle somme.
Il precedente
Un'altra operazione analoga è stata portata a termine all'inizio del 2022 quando un 52nne di Agropoli e un 39enne di Orria furono arrestati perché ritenuti responsabili, a diverso titolo, di usura ed estorsione.
