Una vita spezzata nel fiore degli anni, un nome in più nel doloroso elenco delle donne uccise da chi diceva di amarle. E' trascorso un mese dalla morte di Anna Borsa, la giovane donna uccisa dai colpi di pistola che le sono stati esplosi dall'ex compagno, Alfredo Erra, mentre stava lavorando in un salone di bellezza a Pontecagnano. Ad un mese dalla suo efferato omicidio, è stata celebrata una messa in suffragio della 30enne nella chiesa dell'Immacolata, celebrata dal parroco don Antonio Pisani.
Un delitto inaccetabile che ha profondamente scosso l'intera comunità. La Giunta Comunale giudata dal sindaco Giuseppe Lanzara, così come annunciato in precedenza dalla fascia tricilore, ha voluto indicare le linee di indirizzo per la costituzione di parte civile del Comune nei procedimenti penali contro la persona.
"Un atto che segue il mio annuncio a poche ore dalla morte della nostra concittadina, fortemente voluto da tutta l’amministrazione comunale, dall’Assessore alle pari opportunità Adele Triggiano dal Consigliere delegato all’avvocatura Alessandro Maisto", ha spiegato il sindaco Giuseppe Lanzara.
"Ringrazio, inoltre, per l’importante supporto anche la Consigliera di Parità della Provincia di Salerno Anna Petrone.
Un doveroso gesto, non solo formale, che ci avvicina al cuore della famiglia di Anna e di tutte le vittime di violenza.
Non staremo a guardare: il ricordo coinciderà con l’impegno, sempre", le parole della fascia tricolore.
L'Amministrazione comunale, si legge nel documento, "intende lottare contro ogni forma di ingiustizia per rendere effettivi i diritti umani, il rispetto della persona e dell'uguaglianza degli esseri umani, anche nella loro diversità, in special modo attraverso azioni concrete in grado di riconoscere i diritti inviolabili degli individui della loro essenza sostanziale e, allo stesso tempo, i doveri, con la consapevolezza che l'uguaglianza è il vero valore della diversità".