"Ciao Anna, eri il mio angelo più bello": l'addio alla 30enne uccisa dall'ex

Centinaia di persone hanno preso parte ai funerali a Salerno, presente anche De Luca

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Salerno.  

Palloncini bianchi lasciati volare in cielo all'uscita del feretro, lacrime e applausi e un solo grido: “Ciao Anna!” Centinaia di persone hanno affollato questa mattina la chiesa della Madonna del Rosario a Salerno per i funerali di Anna Borsa, la 30enne uccisa dal suo ex compagno mentre era al lavoro in un salone di parrucchiere a Pontecagnano Faiano. Distrutta dal dolore la famiglia della giovane, con lo sguardo fisso alla bara bianca, i genitori di Anna, Ettore Borsa e Fortuna Romano, il fratello Vincenzo che nel manifesto funebre ha descritto la sorella come "l'angelo più bello della mia vita".

Alle esequie hanno partecipato anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con i sindaci di Salerno Enzo Napoli, e di Pontecagnano Giuseppe Lanzara. "La nostra comunità si stringe intorno ai familiari di Anna - ha detto De Luca -. Abbiamo introdotto già da anni una legge regionale che fornisce alle donne oggetto di violenza l'assistenza giuridica necessaria. Ogni ragazza, ogni donna che subisce violenza può rivolgersi alla Regione Campania per ricevere tutta l'assistenza su tutti i piani".

Commosso il ricordo di Don Antonio Pisani, parroco della chiesa dell'Immacolata di Pontecagnano che ha detto: "Come ci ricorda Papa Francesco, quando si colpisce una donna, si colpisce l'identità stessa di Dio. La famiglia è sconvolta per questa tragedia. Anna era una ragazza buona, i suoi occhi erano lo specchio della sua anima. Nessuna reazione può mai sfociare in una violenza così brutale.

Mi piace pensare ad Anna come a un insegnamento per noi, a non fermarci, a non avere paura, anche a denunciare situazioni difficili che tante volte ci portiamo dentro e che abbiamo paura di condividere". Anche Mons. Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno ha inviato un messaggio letto in chiesa: "Tutte le volte che una persona giovane ci lascia prematuramente cio' è fonte di immenso dolore, ma lo è ancora di più - unito a sentimenti di rabbia, diciamo anche di odio, comprensibili in tali momenti pur se non condivisibili cristianamente - quando la morte è dovuta all'atto criminale di una persona, ancora di più quando questa persona, irragionevolmente e sconsideratamente, professava un presunto sentimento di amore.

Ma l'amore, certamente, è realtà totalmente diversa da questo: è fatto di rispetto per la libertà e la vita dell'altro, non di pretesa, di violenza, di morte". Per il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, che ieri si è recato in segno di vicinanza alla famiglia alla camera ardente: "Oggi piangiamo una giovane vita strappata ai suoi affetti più cari". Don Angelo Barra, parroco della Chiesa della Madonna del Santissimo Rosario ha detto nell'omelia: "Siamo vicini alla famiglia di Anna, conosco la sua famiglia fatta di persone semplici che lavorano. In questo momento vivono un dolore profondo causato da un gesto inspiegabile e irrazionale. Spesso la violenza ha radici proprio nel possesso e nell'irrazionalità".