Ogliastro Cilento, la Guardia costiera sequestra i depuratori

Tre sono le persone iscritte nel registro degli indagati. L'accusa: reflui fognari in mare

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Ogliastro Cilento.  

Sequestrati due impianti di depurazione nel comune di Ogliastro Cilento dalla Guardia costiera di Agropoli, agli ordini del tenente di vascello Valerio Di Valerio. Nell'ambito di un'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, i militari hanno accertato una serie di illeciti perpetrati in violazione delle norme che disciplinano gli scarichi dei reflui fognari, ponendo sotto sequestro i due impianti.

L’attività d’indagine ha permesso di accertare una serie di carenze sul funzionamento degli impianti, i quali immettevano reflui fognari non depurati nei fiumi “Solofrone”e “Alento”, provocando il deterioramento degli stessi e del suolo sia dal punto di vista chimico che biologico. Su disposizione dell’A.G. è stato eseguito il provvedimento cautelare di sequestro dei due impianti di depurazione e delle annesse stazioni disollevamento, con conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria di 3 persone, iscritte nelregistro degli indagati.

La complessa attività di controllo sui depuratori, con la collaborazione dell’ARPA Campania (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), ha fatto emergere l’assenza di autorizzazioniallo scaricoe l’inadeguatezza strutturale, funzionale e delle strumentazioni impiegate negli impianti sequestrati. Per tale motivo, i depuratori non sono risultati idonei a garantire il rispetto dei limiti tabellari previsti dalla normativa vigente per il refluo immesso nelle matrici ambientali.

L'attività assume grande rilevanza anche nel contrasto alla diffusione del virus COVID-19, considerando che le indicazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità con il rapporto ISS COVID-19 n. 10/2020, individuano nell’inefficienza dei servizi di depurazione una delle cause di diffusione del SARS-CoV-2 nell’ambiente. Analoghe attività investigative sono ancora in corso all’interno dell’interno territorio digiurisdizione, in una più ampia attività di monitoraggio e vigilanza che la Guardia costiera realizza nell’ambito delle linee d’indirizzo impartite della Direzione Marittima della Campania e sotto il diretto coordinamento del procuratore capo della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, Antonio Ricci.