Il killer di Laviano: «Io aggredito, non sono un mostro»

L'82enne che ha assassinato la moglie si difende dalle accuse: «Sono pentito del mio gesto»

Laviano.  

Si sarebbe difeso, uccidendo la moglie inconsapevolmente.

E' quanto ha raccontato il pensionato di 82enne di Laviano, che martedì ha strangolato la consorte di 75 anni al termine di una lite, per poi fuggire nella cantina della sua abitazione dove è stato trovato in stato di choc dai carabinieri.

Francesco Cifrodelli, a poche ore dall'uxoricidio, ha deciso di uscire allo scoperto e di fornire alcuni elementi agli inquirenti, nella fattispecie sotto forma di un macabro racconto in cui avrebbe affermato di non essere un assassino. 

In base alle prime ricostruzioni,è emerso che la donna (il cui cadavere è stato poi ritrovato dalla figlia) sarebbe stata assassinata nel corso di un raptus dettato da gelosia, seppure siano ancora molti i punti oscuri nella vicenda.

L'82enne, dal canto suo, si sarebbe difeso parlando con il proprio avvocato e con i militari che lo stavano conducendo presso la casa circondariale di Salerno, a Fuorni, spiegando di essere stato aggredito per primo e di non essere un killer. Si sarebbe detto poi pentito del folle gesto che è costato la vita alla donna.

Circa 4 anni fa l'uomo, tuttora in carcere, era già stato denunciato dalla consorte per maltrattamenti.

 

Redazione