Nuovi controlli per la tutela ambientale. Nel mirino dei carabinieri del NOE di Salerno gli stabilimenti industriali che operano nell'area del bacino del fiume Sarno, soprattutto nella zona a ridosso dei torrenti Solofrana e Cavaiola. Controlli mirati al fine di verificare la presenza di eventuali scarichi abusivi, la regolarità delle autorizzazioni e le modalità di trattamento dei rifiuti.
A Sarno le verifiche sono state condotte in un impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi situato nell'area PIP di via Ingegno. Nel corso dei controlli, secondo quanto riportato dai militari, sono state scoperte circa 700 tonnellate di cumuli di rifiuti speciali all'interno di un'area non autorizzata di circa 2mila metri quadrati. L'area è stata sequestrata e il titolare dell'impresa, P.M, 68enne di Nocera Inferiore, è stato deferito in stato di libertà.
A Pagani è stato controllato un impianto di recupero e riciclaggio di scarti e rottami metallici. Nel corso delle verifiche, secondo la ricostruzione dei militari, sono state trovate circa 35 tonnellate di rifiuti speciali tra metalli ferrosi, apparecchiature fuori uso, ferro, acciaio ed imballaggi in materiali compositi, stoccati illegalmente in un’area scoperta, esposti agli agenti atmosferici. L’area di circa 400 mq è stata sequestrata ed il legale rappresentante, M.G. 34enne di Pagani, è stato deferito in stato di libertà per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.