"Il crollo in Costiera provocato da un cantiere abusivo"

Positano, le indagini della Guardia costiera: maxi sequestro di immobili e macchinari edili

il crollo in costiera provocato da un cantiere abusivo
Positano.  

La Divina si "spezza" (anche) per colpa degli abusi edilizi. A meno di una settimana di distanza dalla prima frana che si è verificata in Costiera Amalfitana giungono i primi riscontri dalle indagini portate avanti dagli uomini della Guardia Costiera. Era domenica scorsa quando, tra Positano e Praiano, in località Laurito, si sono verificate due frane, a distanza di poco tempo. Diversi massi sono precipitati in mare innalzando una grossa colonna di polvere e spaventando i tanti bagnanti che erano sul posto. 

Ad intervenire, le motovedette della Guardia Costiera, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l'area. Per far luce sulle cause che hanno provocato il distaccamento è stata inviata un'unità operativa a monte. Ulteriori controlli sono stati effettuati, anche, in elicottero. 

E' stato accertato che sul costone si stavano svolgendo lavori per la costruzione di abitazioni abusive. Nel corso delle verifiche, i militari hanno trovato anche una macchina per la frantumazione delle rocce, nascosta sotto un telo mimetico. Secondo una prima ricostruzione, le frane potrebbero esser state causate dallo smottamento del materiale di risulta dei lavori, polverizzato e accumulato a monte del crostone. Sono scattati, quindi, immediatamente i sigilli per il cantiere e l’edificio abusivo. Sotto sequestro anche il costone roccioso dove si è verificata la frana. Ad oggi sono stati scoperti, e sequestrati, ulteriori immobili abusivi, per un totale di circa 200 mq.