Ore di apprensione in Cilento dopo la notizia della “probabile positività” al coronavirus del tampone effettuato sulla 26enne ricoverata all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania.
La giovane si era presentata accompagnata dai genitori e indossando la mascherina al Pronto Soccorso, era di ritorno da Cremona.
Presentava febbre alta e problemi alle vie respiratorie. Immediatamente era scattato il protocollo ministeriale. La 26enne è diretta in ambulanza all’ospedale “Cotugno” di Napoli, si tratta del mezzo ad alto contenimento dell'Humanitas di Salerno.
In quarantena tutti il personale sanitario entrato in contatto con la giovane. Ad adottare lo stesso provvedimento era stato già in mattinata il sindaco del comune di Montano Antilia Luciano Trivelli estendendolo ai genitori della 26enne, residenti ad Abatemarco, nel comune di Montano, chiudendo anche gli istituti scolastici fino al 29 febbraio.
Per la conferma ufficiale della positività si attende comunque la comunicazione del Ministero della Salute come ha ricordato il presidente della regione Vincenzo De Luca al termine della riunione con i sindaci dei 504 comuni campani. "Tecnicamente si chiama caso probabile, ora attendiamo verifica. Ovviamente non cambia un gran che per quanto ci riguarda, la soglia di attenzione diventa più alta bisognerà fare in questo caso un lavoro per individuare i movimenti di queste persone" ha detto il governatore.
Intanto i campioni dei tamponi effettuati sulla donna sono stati inviati all’ospedale Spallanzani di Roma. Il sindaco di Montano Antilia Trivelli dalla sua pagina Facebook invita a non creare allarmismi. "Si mantenga la calma, la lucidità, per mettere in atto tutte le misure che occorrono per salvaguardare la salute non solo dei concittadini ma anche degli abitanti delle aree limitrofe - ha precisato la fascia tricolore -. Dobbiamo mantenera alta la guardia ma non dobbiamo farci prendere dal panico".
Proprio in questi giorni i comuni di Laurito, Montano, Alfano e Rofrano hanno preso parte ai festeggiamenti del Carnevale Intercomunale 2020, inevitabile la tensione nelle piccole comunità cilentane.