Truffe per pagare meno la sepoltura al cimitero: 18 indagati

Angri: spaccio e violazione di sepolcro, l'indagine di procura e carabinieri. Comune parte lesa

Angri.  

Spaccio, truffa, violazione di sepolcro, abuso d’ufficio e falsità ideologica: sono le accuse contestate a cinque indagati, destinatari del divieto di dimora in provincia di Salerno e dell’interdizione dai pubblici uffici dopo le indagini condotte dai carabinieri di Angri e la procura di Nocera Inferiore.

In totale, sono 18 le persone indagate tra cui i due custodi del cimitero che avrebbero truffato il comune per il quale lavoravano.

Secondo gli inquirenti, con la complicità dei familiari dei defunti, avrebbero fatto affidamento su false dichiarazioni di residenza per pagare meno sepoltura e tumulazione delle salme.

Decisive le intercettazioni, che hanno scoperchiato non solo il sistema illecito nella gestione dei servizi cimiteriali ma anche un giro di spaccio di stupefacenti.