Condannato il padre orco di Giffoni Valle Piana, che per quindici anni aveva abusato sessualmente della figlia. Ieri la sentenza del tribunale di Salerno, emessa al termine del rito abbreviato, ha condannato R.M., 55enne di Giffoni che dall’età di sei anni ha violentato sistematicamente la figlia, per quindici lunghi anni, fino a quando la bambina, diventata ormai adulta è andata via di casa e ha messo fine al suo calvario.
L’uomo, che era stato arrestato lo scorso maggio, era già ai domiciliare. Stando alla ricostruzione dei fatti, il 55enne costringeva la figlia ad avere rapporti sessuali, sotto la minaccia di picchiare la madre malata. La giovane ha raccontato ai carabinieri di aver subito rapporti sessuali completi fino al 2006, anno in cui anche il padre si è ammalato.
Purtroppo l’infermità non ha messo fine all’incubo della ragazza, che comunque ha continuato a subire minacce e quindi abusi. L’uomo, infatti, continuava a toccarla nelle parti intime e a sua volta pretendeva di essere toccato. Tutto questo finché la ragazza non ha deciso di abbandonare la casa e andare a vivere in un altro posto.
L’epilogo, come detto, è arrivato ieri nell’aula di tribunale, dove la ragazza accompagnata dall’avvocato difensore e dall’associazione “Mai più Lucrezia”, che da sostegno alle vittime di violenza, ha ricostruito tutta la vicenda alla presenza del giudice. In aula le parole della vittima hanno sconfessato la tesi portata avanti dall’avvocato difensore del padre, che poggiava sulla non attendibilità dei racconti fatti dalla vittima.
Massimiliano Grimaldi