Lacrime e rabbia, in tanti hanno partecipato questa mattina ai funerali di Violeta Senchiu, la 32enne romena uccisa in casa dal compagno lo scorso 3 novembre a Sala Consilina, nel salernitano.
La donna è morta nel Centro Grandi Ustionati del Cardarelli dove era stata trasferita in eliambulanza dopo il primo soccorso all’ospedale “Luigi Curto” di Polla, a causa delle gravissime ustioni riportate su tutto il corpo. A provocargliele l'incendio divampato nel proprio appartamento.
Le fiamme sono state appiccate dal compagno Gimino Chirichella, 48enne del posto, accusato ora di omicidio pluri-aggravato per futili motivi, crudeltà e premeditazione. Si trova attualmente piantonato nell'ospedale di Potenza.
Nella chiesa della Santissima Trinità del comune salernitano per l'ultimo addio a Violeta c'erano anche i compagni di classe dei tre figli della donna, Valentina, 12 anni, Alexander, 8 anni, ed il piccolo Giovanni di soli tre anni, che la 32enne aveva avuto dall'uomo che poi l'ha brutalmente uccisa. Ora sono affidati alla nonna materna. Sconvolti i familiari della giovane, la madre non si è allontanata un attimo dal feretro della figlia durante tutta la funzione religiosa. "Perché, perché, perché!" ha continuato a ripetere tra le lacrime. Intanto proseguono le indagini sull'omicidio di Violeta.
Ieri è stato effettuato l’esame autoptico a Napoli presso il Secondo Policlinico, in seguito la salma è stata liberata dalla Procura della Repubblica di Lagonegro che si sta occupando del caso. I risultati dell’esame autoptico e quelli tossicologici saranno depositati entro sessanta giorni e potranno fornire dettagli utili su questro tremendo femminicidio.
Sara Botte