Si opera allo stomaco e muore a 22 anni: 11 medici indagati

I familiari hanno denunciato il caso alle forze dell'ordine

Sala Consilina.  

Undici medici iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Nocera Inferiore per la morte di Rosaria Lobascio, la studentessa di 22enne di Sala Consilina che ha perso la vita all’ospedale di Mercato San Severino, otto giorni dopo essersi sottoposta ad un'operazione allo stomaco. Omicidio colposo, questa l'accusa.

Tra gli indagati figurano 9 medici che hanno assistito e operato per ben due volte la ragazza, all’ospedale Fucito di Mercato San Severino, e due in servizio all’ospedale di Polla. Proprio a Polla la 22enne venne portata per un malore avvertito durante la degenza dall'operazione, il sei giugno scorso. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Viviana Vessa che questa mattina conferirà incarico al medico legale per effettuare l'autopsia che cercherà di far luce sul decesso. I familiari di Rosaria hanno infatti deciso di denunciare quanto accaduto alla ragazza.
Rosaria era stata sottoposta ad un’operazione di gastrectomia verticale parziale, per ridurre la capacità dello stomaco. Un intervento che le avrebbe dovuto cambiare la vita, finito invece in tragedia. Al dolore dei familiari si è unita anche l'amministrazione Comunale di Sala Consilina  per la tragica perdita di Rosaria. Il sindaco Francesco Cavallone ha espresso la propria vicinanza ai familiari della 22enne.

“Siamo vicini ai familiari di Rosaria in questo tristissimo momento, prima di tutto dal punto di vista umano. Impossibile immaginare il dolore dei genitori e dei congiunti per la perdita di una giovane di 22 anni, che aveva tutta la vita davanti a sé. Rosaria era ragazza dal cuore grande e piena di qualità, e la sua scomparsa prematura è una tragedia immane, che colpisce tutta la comunità di Sala Consilina e non solo. 

Siamo e saremo vicini ai familiari di Rosaria – continua il sindaco Cavallone – anche da un punto di vista “giudiziario”: quanto accaduto deve essere attentamente vagliato dagli organi inquirenti. È evidente che ci sono situazioni in questa vicenda che devono essere chiarite dagli organi competenti, e risposte che devono essere date. Anche in questo necessario percorso di ricerca della verità siamo e saremo vicini ai familiari di Rosaria.”

S.B.