Tredicenne bullizzato e picchiato perchè ritenuto gay. E' successo a Scafati, ieri sera, nella Villa Comunale. La famiglia ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri che ora stanno indagando sulla vicenda. Colpevoli un gruppo di ragazzi, quattro, che frequentano lo stesso istituto della giovane vittima. Il gruppo avrebbe accerchiato il ragazzino, offendendolo e prendendolo a schiaffi per poi mettere a segno una vera e propria aggressione. Sul caso è intervenuto Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay.
«È un’altra terribile aggressione di stampo omotransfobico avvenuta nel salernitano ai danni di un tredicenne. Appena poche ore prima abbiamo letto atterriti del suicidio di un diciassettenne a Torino, esasperato dalle angherie dei bulli. In ogni occasione lo ripetiamo: l’unico antidoto a questa deriva è l’educazione alle differenze – precisa Piazzoni -. Tuttavia, dietro al dolore e all’indignazione che tutta la politica esprime a commento di questi fatti, c’è un pezzo di quella stessa politica, trasversale a partiti e a schieramenti, che metodicamente ostacola i progetti che tante associazioni come la nostra portano avanti nelle scuole, rivendicando il diritto delle famiglie di sottrarre i figli da questi percorsi educativi. In questo modo, omotransfobia, sessismo, machismo, razzismo si trasmettono di genitore in figlio, come un fatto inesorabile, anzi perfino legittimo in quanto familiare e tradizionale. Di questa politica, che offre riparo ai violenti, non possiamo che vergognarci».
Sostegno anche da parte del Comitato Territoriale Arcigay Salerno che ha espresso la sua vicinanza e quella di tutta la comunità al giovane tredicenne aggredito a Scafati, confermando la propria disponibilità alla famiglia per un supporto legale gratuito e confermando l’intenzione di costituirsi parte civile in un eventuale processo.
S.B.