Non ce l'ha fatta a sopravvivere all'impatto violentissimo con l'asfalto causato da uno scooter che lunedì pomeriggio l'ha travolta mentre attraversava sulle strisce pedonali via Lungomare Colombo, a Pastena. Il cuore di Giovanna Ceruso, la 45enne che era sottoposta agli arresti domiciari - evadendo i quali ha trovato la morte - ha smesso di battere poco dopo le 22 di ieri nel reparto di Terapia intensiva del "Ruggi" dove la donna era stata ricoverata dopo essere stata sottoposta a un delicato intervento alla testa.
I medici hanno fatto il possibile per salvarla ma il suo fisico, già debilitato da una lunga malattia, non ha retto al trauma. La donna lascia una bimba di 10 anni intorno alla quale ora si stanno stringendo i parenti e gli amici della 45enne prematuramente deceduta.
L'incidente, che è risultato poi fatale per Giovanna Caruso, per gli amici semplicemente Giò, è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì quando la donna ha deciso di lasciare momentaneamente la sua casa, dove invece per la Giustizia doveva stare notte e giorno, per svolgere delle banali commissioni. Dopo essersi chiusa il portoncino del suo palazzo alle spalle, ha raggiunto le vicine strisce pedonali per attraversare via Lungomare Colombo ma dall'altro capo del marciapiede non è mai arrivata. Uno scooter che sopraggiungeva a forte velocità l'ha infatti presa in pieno scaraventandola sull'asfalto. Le condizioni della donna sono apparse subito gravissime e, una volta arrivata in ospedale, è stata portata subito in sala operatoria ma dopo neanche 24 ore dall'intervento il cuore della donna ha smesso di battere. Si è quindi aggravata la situazione del giovane che guidava lo scooter che ora è accusato di omicidio stradale.
Fiorella Loffredo