Delitto Vassallo, "Damiani è innocente: merita delle scuse"

I dubbi dell'ex sindaco di Montecorice. Il test del dna scagionerebbe il brasiliano.

Pollica.  

Non si fermano le indagini sul delitto Vassallo, a pochi giorni dall'anniversario della morte del sindaco pescatore. Ora che sembra che il test del dna abbia scagionato l'indiziato numero uno, Bruno Humberto Damiani, che si è sempre detto innocente, gran parte delle attenzioni degli investigatori si concentrano sulle altre 94 persone di Pollica e Acciaroli sottoposte all'esame genetico.

Chi era presente la sera del 5 settembre del 2010 a Pollica, chi ha esploso i 9 colpi di pistola che hanno ucciso Vassallo? Gli inquirenti dovranno dirlo entro gennaio, nel 2018 scade infatti la proroga del processo. Intanto Antonio Pisani, sindaco del comune cilentano, ha ultimamente ammesso di aver nutrito sempre molti dubbi in merito alla colpevolezza di Damiani.

Lancia accuse invece l'ex sindaco di Montecorice Giuseppe Tarallo: "Il brasiliano ha pagato un accanimento ingiustificato, merita delle scuse, salvo che non venga accertato il suo coinvolgimento”. Non si esclude infine la pista della camorra, si teme che Vassallo abbia visto qualcosa nel giro di spaccio di droga della zona. Intanto sono pronti ad Acciaroli tre giorni di commemorazione per non dimenticare Angelo: il 3, il 4, il 5 settembre, serata clou con una messa solenne e una fiaccolata.  

Redazione Salerno