Ad Angri è già bootlesmania, tutti pazzi per i baby musicisti

Il poker di musicisti under 17 spopola a “Tu si que vales” e sfiora la finalissima

Angri.  

S’ispirano ai Beatles e ne conoscono a fondo il repertorio nonostante siano praticamente musicisti in erba. Eccoli i The Bootle’s quattro ragazzi, proprio come i fab four di oltre mezzo secolo fa, e con la caratteristica d’essere tutti under 16. Dal più piccolo, 12 anni, a quello più grande 16, per il remake riveduto e corretto dei più bei successi degli “scarafaggi” londinesi. Il fenomeno avanza da Angri, con la cittadina dell’Agro ieri sera incollata agli schermi per seguire la performance dei quattro artisti in erba. Hanno scatenato l’entusiasmo dei quattro giudici di “Tu si que vales” la fortunata trasmissione del sabato sera sull’ammiraglia di Mediaset e condotta da Maria De Filippi. Tutti hanno partecipato al ritmo più che conosciuto di canzoni leggendari, sui gorgheggi e la musica di John chitarra e vocalist e vero trascinatore del quartetto. Di Mark alla chitarra e ai cori; Steve al basso ed Anthony alla batteria.

E con loro a distanza tutta Angri, dove i ragazzi sono originari e particolarmente conosciuti, anche per le loro esibizioni nella vicina Sarno. Alla fine hanno convinto quasi tutti nella trasmissione, mentre la sempre più sexy Belen si lasciava andare a passi di danza dal proprio posto di trasmissione. Poker di “vales” da parte di Maria De Filippi, Jerry Scotti, Teo Mammuccari e addirittura anche dal puntiglioso Rudy Zerbi. Quasi un plebiscito dalla giuria popolare “controllata” dalla “zia” Mara Venier, con appena il 2% a non ritenere la performance di medley di canzoni dei Beatles ad avere l’approvazione plenaria di tutto lo studio.

Peccato, con i quattro giovani angresi che avrebbero potuto, e meritatamente, saltare a piè pari direttamente in finale. Un appuntamento, forse rinviato, con il 2% che ha votato contro che, forse, lo avrà fatto per ascoltarli ancora una volta sul palco di “Tu si que vales” prima della finalissima. E sicuramente i Bootles ci daranno dentro ancora una volta. 

 

Redazione