Parafrasando il grande successo cinematografico dei fratelli Coen si può proprio dire che il Cilento è “un paese per vecchi”, una terra dove si vive fino a cent'anni e dove l'aspettativa di vita è superiore alla media del 15%. In tanti hanno viaggiato fino alle coste, ancora non contaminate del tutto, di questo bellissimo territorio, che pone i suoi confini tra Salerno e l'estrema punta della Campania, in grado di mantenere il suo carattere selvatico e genuino. Paesi dove si possono ancora incontrare gli asinelli che aiutano gli anziani nel lavoro nei campi e dove la frase più ricorrente che può capitare di sentirsi dire, girando nei vicoli di pietra che odorano di muschio, umidità e di cantine è “a chi sì figlio”.
Proprio perchè in questi piccoli centri si conoscono un po' tutti. E tutti conservano questo stile di vita, uno dei segreti, degli elisir di lunga vita dei cilentani è rappresentato sicuramente dalla dieta mediterranea, povera di carne e ricca di verdure del posto, questo raccontano gli anziani e sono in tanti. Ad Acciaroli, ad esempio, un abitante su dieci ha superato i 100 anni di età, contro una media di vita nel resto del mondo di 82 anni. E così anche l'università della California, in collaborazione con l'università La Sapienza di Roma, sta esaminando i centenari locali, proprio per capire come mai qui si viva così a lungo e non vi siano quasi per nulla problemi di Alzheimer o cardiaci.
Pare che la risposta sia da imputare ad un “ormone miracoloso”, in grado di permettere una circolazione sanguigna periferica migliore addiruttura delle persone di trent'anni più giovani. Sono sbarcati a Pollica nelle ultime settimane, anche i giornalisti della televisione americana Cnn che hanno realizzato un reportage proprio sulla dieta mediterranea, teorizzata dal nutrizionista Ancel Keys che è stato nel centro cilentano. “Siamo molto orgogliosi del fatto che il resto del mondo si stia interessando al Cilento – ha precisato il sindaco di Pollica Stefano Pisani – dobbiamo fare tesoro di questa opportunità e trasformarla in un attrattivo ulteriore per il nostro territorio. Abbiamo accompagnato questa troupe americana in giro per il paese ad intervistare le persone del posto ed i ricercatori che stanno portando avanti un primo studio pilota su 29 anziani. Presto questa ricerca verrà incrementata e saranno coinvolte altre persone”. Una comunità, dunque, che sempre più fa del vivere bene un valore importante e da esportare. “Sono felice -precisa Pisani – che si riconosca a questa terra la qualità che ha”.
Sara Botte