L'Università di Salerno ha questa mattina conferito a Robeto Napolitano la laurea magistrale honoris causa in Consulenza e Management Aziendale a Roberto Napoletano direttore de “il Sole 24ore”. “Questa università, ha spiegato Napoletano, è nata come una sfida. Ora ad anni di distanza possiamo affermare che si tratta di una sfida vinta. E' importante che ci sia un ateneo del Sud che investe davvero su studenti e territorio”. Difficile però parlare di investimenti quando il sistema dell'univeristà italiana ha dovuto fare i conti con un taglio al fondo di finanziamento ordinario (FFO) dal 2010 pari ad 1 miliardo di euro. “Quello che è veramente decisivo in questo Paese, ha spiegato Napoletano, è non porsi degli obiettivi a brevissimo termine. La crisi che abbiamo alle spalle non è più solo una crisi italiana. E' una crisi che ha superato per quantità e qualità quella degli anni trenta. E questo pesa su ogni disegno di sviluppo. Credo che però qualche cosa stia cambiando lentamente. Dobbiamo crederci e capire che per cambiare non bisogna mai fare compromessi”. Ed ancora. “Investire sulla risorsa umana si può. Abbiamo preso troppi talenti ora dobbiamo essere nelle condizione di riconoscere a questi talenti una prospettiva di crescita pari o migliore di quella che molti di loro hanno conquistato fuori dall'Italia”. Napoletano fa un ragionamento anche rispetto al rapporto tra banche ed imprese: “E' necessario, spiega, che le banche acquisiscano mentalità nuova, investano sulle imprese che hanno una idea ed un mercato a prescindere dalla difficoltà momentanee che possono avere. Perchè in quell'area incagliata ci sono pezzi dell'unicità della forza produttiva dell'Italia che non possiamo permetterci di perdere”. Napoletano scommette sul sistema delle imprese e sul made in Italy. La politica deve fare la sua parte introducendo, ad esempio, un vero credito d'imposta per quelle aziende che investono in ricerca e sviluppo
G.A.