"La Costiera Amalfitana? Un parco a tema per turisti": bocciatura dagli USA

Dura analisi del Washington Post. Gagliano: "Necessario fare una riflessione"

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Amalfi.  

"Un parco a tema per turisti": così il Washington Post, uno dei quotidiani più autorevoli degli Stati Uniti, ha definito la Costiera Amalfitana. Una bocciatura per una delle mete privilegiate proprio del turismo a stelle a strisce.

Parole che devono indurre ad una riflessione, come ha sottolineato l’imprenditore turistico Salvatore Gagliano 

"Un tempo la Divina Costa era meta preferita da tanti vip che con la loro presenza contribuivano ad accrescerne la fama nel mondo ed a pubblicizzarne le sue incredibili bellezze e la vivibilità. Oggi il traffico è diventato un incubo per chiunque tenti di spostarsi lungo la S.S.163 fra Vietri sul mare e Positano, caratterizzata da un flusso sproporzionato di auto e soprattutto di mezzi a due ruote che sfrecciano ad alta velocità mettendo a repentaglio anche la sicurezza delle persone - è la riflessione di Gagliano -. I collegamenti sono complicati ed onerosi, le spiagge affollatissime e molto costose".

Ma i problemi non sono solo questi. "Tante altre sono le considerazioni da fare, e di certo non sono positive. Noi operatori, in generale, già abbiamo dovuto prendere atto che nel mese di agosto appena conclusosi c’è stato un preoccupante calo di turisti sia americani che europei, probabilmente collegato proprio ai motivi evidenziati nell’articolo del Washington Post. D'altro canto bando all'ipocrisia: bisogna tranquillamente ed onestamente ammettere che nel mese di agosto, anche nei giorni di maggiore afflusso, in quasi tutti gli alberghi dell'intera costa c'è stata sempre disponibilità di camere. Inoltre un calo elevatissimo si è riscontrato anche nelle case vacanze, cresciute in maniera esponenziale negli ultimi anni, e nei ristoranti quasi mai al completo e con numeri decisamente al di sotto delle scorse stagioni. Questo è quanto si raccoglie di una politica a mio parere molto discutibile fatta fino ad oggi".

Secondo l'imprenditore "si preferiscono iniziative non di tono, per lasciare spazio a feste di piazza certamente poco apprezzate dai numerosi turisti che affollano le nostre zone. Le vie del mare non sono adeguate a quelle che sono le attuali esigenze di mobilità. I posti auto mancano totalmente, visto che non è nemmeno consentita la realizzazione di parcheggi in roccia sul modello del Luna Rossa ad Amalfi o di quello di recente costruzione a Positano. Insomma, va detto che l'unico intervento strutturale dell’ultimo trentennio è stato l'allargamento del tratto stradale compreso tra Positano e Praiano. Poi nulla più è stato proposto e realizzato. Si continua a sperare che palliativi come le targhe alterne o la presenza degli ausiliari possano risolvere il  problema del traffico, ma purtroppo non è cosi".

Un'analisi spietata di quella che è la situazione che viva la Costiera: "Noi tutti abbiamo il dovere di lavorare duro per smentire articoli del genere che risuonano ed arrecano notevole danno a tutta la Costiera Amalfitana. Il tutto con un grande impegno e condividendo una politica con Istituzioni locali, regionali, nazionali ed operatori turistici in generale. Diversamente, con il passare degli anni tale situazione potrà solo peggiorare, a tutto danno dell'economia locale. E di recente è arrivata una notizia che, se non fosse smentita, sarebbe la classica ciliegina sulla torta: pare che il G7 della Ministeriale della Cultura inizialmente previsto a Positano dal 19 al 22 settembre, un evento che avrebbe certamente richiamato Ministri, giornalisti ed  addetti ai lavori di tutto il mondo, sia stato spostato nelle stesse date da Positano a Pompei. Non vorrei che alla base dello spostamento del G7 potesse esserci l’alibi delle considerazioni fatte  da alcuni  turisti americani riportate  dal Washington Post. In tal caso, questa sarebbe una cosa spiacevole e senza giustificazione alcuna che non renderebbe giustizia all’intera Costiera ed in particolare a Positano, autentica perla della Costiera la cui bellezza è riconosciuta nel mondo intero", conclude Gagliano.