Crescent, la sentenza del Consiglio di Stato: "L'opera di Bofill è legittima"

Il provvedimento giudiziario respinge l'ultimo ricorso presentato da Italia Nostra contro l'emiciclo

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Salerno.  

Dopo la Corte d'Appello e la Corte di Cassazione, anche il Consiglio di Stato chiarisce che sulla realizzazione del Crescent non sono stati commessi reati urbanistici. Il provvedimento giudiziario definisce l'emiciclo progettato da Bofill come "un'opera di riqualificazione che ha recuperato una zona di degrado e consentito la nascita di un intervento di pregio architettonico come piazza della Libertà".

Respinto dunque l'ultimo ricorso presentato da Italia Nostra, che in questi anni - insieme ai comitati - ha dato battaglia. Il Crescent è senza dubbio il simbolo della trasformazione urbanistica di Salerno immaginata da Vincenzo De Luca, da sindaco prima e da governatore regionale poi.

"I giudici fanno riferimento a un ampio scambio di memorie tra ministero della cultura, comune di Salerno, Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, le società interessate alla realizzazione dell’edificio e naturalmente l’associazione ambientalista che aveva provato ad annullare tutti gli atti amministrativi relativi all’intervento urbanistico che ha portato alla nascita di Piazza della libertà e al Crescent - fanno sapere gli addetti ai lavori -. Nella decisione del Consiglio di Stato si richiama quanto già sancito nel 2013 ovvero che la realizzazione della mezzaluna di Bofill non risulta in contrasto con la normativa evocata dall’appellante e si fa poi riferimento anche alle autorizzazioni paesaggistiche".

Esulta il Comune di Salerno, mastica amato l'avvocato Oreste Agosto, che ha portato in giudizio le istanze di Italia Nostra: "Una sentenza incommentabile, ancora una volta i giudici amministrativi non rispondono sulle gravissime illegittimità e illiceità della occupazione del demanio idrico e marittimo, e soprattutto sulla deviazione abusiva e pericolosa del torrente Fusandola. Il Consiglio di Stato si è rifugiato in presunte inammissibilità senza pronunciarsi nel merito della legittimità. Viene tutto rimandato al Comune di Salerno, che a seguito della sentenza penale della deviazione abusiva del Fusandola, non ha nemmeno rinnovato la concessione demaniale quadriennale", il commento a caldo del legale.