A 48 anni dalla sua morte avvenuta ad Angri l’8 settembre 1975, i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno ricordato la vile uccisione del brigadiere Gioacchino D'Anna, allora 39enne in servizio alla stazione carabinieri di Angri.
La commemorazione ha avuto inizio con la funzione religiosa nella Chiesa di San Giovanni Battista di Angri alla presenza, oltre che della vedova e dei familiari, di numerose autorità, tra le quali il comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, colonnello Filippo Melchiorre, il Procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, Antonio Centore, il dirigente del commissariato di Nocera Inferiore, Aniello Ingenito, oltre al sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli e molti altri sindaci dei comuni limitrofi.
Al termine i partecipanti si sono portati in piazza Doria dove il comandante provinciale dei carabinieri ed il sindaco hanno dapprima accompagnato la vedova, Carmela Mirra, oggi 82enne, nella deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti e successivamente espresso un indirizzo di saluto e ringraziamento, sottolineando il senso del dovere del brigadiere D’Anna spinto fino all’estremo sacrificio, richiamando le motivazioni della Medaglia d’Argento al Valor Militare “Comandante Interinale di Stazione distaccata, nel corso di servizio isolato, richiamato da grida provenienti da caseggiato dove era stata perpetrata una rapina, irrompeva, senza esitazione, nel fabbricato, imbattendosi in quattro malfattori armati e travisati, contro i quali si lanciava con coraggiosa determinazione e cosciente sprezzo del pericolo. Avvinghiatosi ad uno dei malviventi, armato di fucile, nel disperato tentativo di bloccarne la fuga riusciva, dopo violenta colluttazione, a disarmarlo, ma nell’impari lotta veniva ferito mortalmente con due colpi di pistola da altro correo. Esempio di elevate virtù militari e di alto senso del dovere”.