Fonderie Pisano, Comitato Salute e Vita: "Anche Bonavitacola dalla nostra parte"

L'affondo di Forte e Fierro: "Chiudere subito l'impianto"

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Salerno.  

Ancora riflettori puntati sulle Fonderie Pisano. Il comitato Salute e Vita e l'associazione Medicina Democratica esprimono soddisfazione le parole pronunciate dall'assessore Fulvio Bonavitacola in occasione del question time regionale di ieri, con il consigliere regionale Cammarano.

Nel corso dell'intervento, anche l’assessore Buonabitacola ha ribadito che l’impianto va chiuso, aggiungendo che “l’azienda ha avuto nel tempo un atteggiamento irresponsabile e irriguardoso”.

“Finalmente anche lui, dopo le dichiarazioni del presidente della Regione, è arrivato alle conclusioni che noi sosteniamo da anni: i controlli su questo impianto industriale, che danno apparentemente risultati normali, stridono con la realtà che tutti i giorni vivono i cittadini della Valle dell'Irno, costretti quotidianamente a sopportare le esalazioni ed i fumi molesti delle Fonderie Pisano”, dichiarano Paolo Fierro, Vicepresidente dell'Associazione nazionale "Medicina Democratica" e Lorenzo Forte, Presidente dell'Associazione "Salute e Vita".

“Finalmente anche l'assessore si è accorto che gli imprenditori Pisano sono 'inaffidabili', 'irriguardosi' ed 'irresponsabili'. - proseguono - Ogni giorno in più in cui si consente ai Pisano di far funzionare lo stabilimento di Fratte, si permette di continuare ad avvelenare la popolazione ed i lavoratori", il duro attacco. 

"A tal proposito - ricordano -  vi è attualmente un processo in corso che vede 5 funzionari e 3 dirigenti dell'ARPAC di Salerno rinviati a giudizio per i reati di abuso d'ufficio e falso ideologico per aver alterato i dati delle ispezioni svolte all'interno della Fonderia Pisano". Da qui il nuovo appello a "fermare immediatamente l'avvelenamento". 

"Alla luce dei dati scientifici Spes e degli studi epidemiologici effettuati dalla Procura, alla luce delle dichiarazioni del presidente Vincenzo De Luca prima e del vice presidente Fulvio Bonavitacola poi, si fermi con un'ordinanza contingibile ed urgente il disastro ambientale in corso nella Valle dell'Irno!", l'affondo finale.