25 anni dalla frana di Sarno: il ricordo della tragedia che portò via 160 vite

Via alle esercitazioni di protezione civile: Si è passati dal "Facciamo presto" al "Facciamo prima"

25 anni dalla frana di sarno il ricordo della tragedia che porto via 160 vite

La Regione Campania partecipa alla giornata della memoria rendendo omaggio a chi perse la vita in quella tragedia: in programma una simulazione sul campo per testare il corretto funzionamento e la tenuta del moderno sistema di Protezione Civile.

Sarno.  

Sono trascorsi 25 anni da quel 5 maggio del 1998, quando una terribile frana inghiottì i territori di Sarno, Siano, Bracigliano, Quindici e San Felice a Cancello, trascinando una coltre di fango che costò la vita a ben 160 persone.

Il ricordo di quella tragedia resta una ferita ancora aperta, uno dei disastri idrogeologici più gravi. In poche ore caddero circa 300 millimetri di pioggia, causando un fiume di fango e detriti che travolse tutto. Diverse le frane, sommerse le case, distrutte intere aree e quartieri. Il fango non risparmiò neppure l'ospedale Villa Malta. Sarno registrò il maggior numero di vittime: 137.

L'anniversario non vuole essere un giorno di celebrazioni, ma un giorno nel quale mantenere vivo il ricordo delle persone che, a causa di quell'imprevedibile evento calamitoso, hanno perso la vita.

L'esercitazione della Protezione Civile

A 25 anni dalla frana, la Regione Campania partecipa alla giornata della memoria rendendo omaggio a chi perse la vita in quella tragedia ma anche con una fondamentale attività di prevenzione: una simulazione sul campo per testare il corretto funzionamento e la tenuta del moderno sistema di Protezione Civile - basato sulla previsione e prevenzione oltre che sugli interventi in emergenza - che è nato, in Italia, proprio dopo quelle colate di fango.

L'iniziativa

Si terrà oggi l'iniziativa denominata "EXE Sarno 2023 – 25 anni dopo la frana". Un'esercitazione che parte proprio da una allerta meteo e mostra sul campo, come se si stesse realmente verificando una situazione di rischio, quale sarebbe oggi, a 25 anni di distanza, la risposta del sistema di Protezione Civile.

Prevista la presenza del Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Saranno simulati, tra l'altro, la ricerca dispersi a seguito di una colata di fango, il soccorso a feriti, il recupero di un animale bloccato in montagna, il soccorso di un ferito nel fiume, le operazioni di rimozione materiali detritici da una vasca.

Saranno tra l'altro impegnati i volontari con i mezzi della colonna mobile regionale, Soccorso Alpino, le unità cinofile, squadre ed elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Regione Campania.

Dopo la frana, si è passati da "Facciamo presto" al "Facciamo Prima"

Un evento che ha profondamente toccato l'Italia, ma anche segnato un punto di svolta nell'organizzazione dei soccorsi, come ricordano dalla Protezione Civile:

"L'evento di Sarno dal punto di vista del monitoraggio e della sorveglianza degli eventi idrogeologici ha determinato un decisivo cambio di rotta nell'approccio alla difesa del territorio dai rischi naturali.
Prima della frana, gli interventi erano essenzialmente strutturali di difesa da frane e alluvioni e da attività di soccorso alla popolazione ad evento avvenuto. Si è passati, dunque, dal "Facciamo presto" riferito ai soccorsi in fase di emergenza al "Facciamo prima", inteso come predisposizione di interventi atti a prevedere i rischi idrogeologici derivanti da piogge e temporali e come attività di prevenzione.

Sono nati in Italia, dopo Sarno: la Rete dei Centri Funzionali di Protezione civile, il sistema delle Allerte meteo con i livelli di criticità e la tipologia di rischio, le Sale Operative, i Piani comunali di Protezione civile e l'organizzazione di un volontariato debitamente formato". 

Il ricordo del sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli:

"5 Maggio 1998, a Sarno la furia di una colata rapida dalla montagna uccide 137 persone. La Protezione Civile di Angri fu una delle prime a portare soccorso. Ora come allora, a distanza di 25 anni, siamo vicini alla comunità Sarnese e ne condividiamo l’angoscia di quei momenti terribili che resteranno per sempre impressi nella nostra mente", le parole della fascia tricolore di Angri.

Il primo cittadino di San Valentino Torio: "Bisogna credere nella prevenzione e nella mitigazione del rischio"

Anche il sindaco Michele Strianese ha affidato ai social il suo ricordo sul tragico evento: "25 anni or sono la furia di madre natura si abbatteva sui comuni di Sarno, Siano, Bracigliano, Quindici e San Felice a Cancello. Circa 170 vittime innocenti. Per non dimenticare queste persone bisogna credere nella prevenzione e nella mitigazione del rischio. Lavorare oggi per quello che potrebbe accadere domani".

Anche Baronissi ricorda le vittime dell'alluvione

"Una delle grandi tragedie italiane che sconvolse la nostra terra e l'intero Paese. - scrive il sindaco Gianfranco Valiante - Centosessanta morti, ogni famiglia, ogni angolo di quei posti furono violentati dalla immane mai dimenticata sciagura. Baronissi, con il suo nucleo comunale di protezione civile, presente alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell'alluvione anche per testimoniare la consapevolezza che l'ambiente e la natura sono sacri e vanno rispettati da tutti sempre. Un abbraccio commosso ai Sindaci e alle comunità di Sarno di Bracigliano, di Siano e degli altri Comuni campani colpiti".

 

EXE Sarno è organizzata dalla Protezione Civile della Regione Campania con il Comune di Sarno, la Prefettura di Salerno, il Comando Nazionale dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza Campania e Comando Provinciale di Avellino - Stazione Soccorso Alpino S.A.G.F. di Sant'Angelo dei Lombardi, Organizzazioni di volontariato, Soccorso alpino speleologico della Campania, l'Asl di Salerno, Cervene - Centro regionale di riferimento veterinario per emergenze non epidemiche. SMA Campania S.p.A., Save the Children Italia Onlus, con la partecipazione del Liceo Statale Tito Lucrezio Caro di Sarno, Istituto comprensivo statale Sarno Episcopio, Istituto Professionale Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale di Salerno (PROFAGRI) sede di Sarno.