Cento millimetri di pioggia caduti in cinque giorni nella Piana del Sele, quasi 150 mm nel Vallo di Diano e nell'Agro Sarnese nocerino. Nell'area del Sele si è passati da 50 metri cubi di acqua caduti al secondo a seicento metri cubi di portata del fiume Sele. Sono stati fenomeni d'eccezionale intensità quelli registrati in provincia di Salerno ma il territorio ha retto grazie, secondo Coldiretti Salerno, soprattutto all'intenso lavoro dei Consorzi di Bonifica, Destra, Sinistra Sele e Vallo di Diano.
"I Consorzi di Bonifica hanno un ruolo sempre più strategico per le attività a tutela del territorio e a salvaguardia dal rischio idraulico - sottolinea il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano - l'azione di monitoraggio e prevenzione è stata efficace, per mitigare gli effetti delle precipitazioni straordinarie che hanno messo in crisi il reticolo di scolo dei comprensori di bonifica. Pur nella complessità delle situazioni evidenzio con soddisfazione che i Consorzi sono stati in questi giorni all'altezza della difficile situazione e hanno fatto il massimo per prevenire i danni".
Nonostante ciò, non sono mancati i danni. In alcuni tratti il Sele ha rotto gli argini lasciando sott'acqua intere piantagioni di kiwi, serre allagate, ortive di pieno campo e allevamenti di bufale. Danni alle colture a cereali nel Vallo di Diano. Colpito anche l'agro sarnese nocerino per l'abbattimento di alcune serre, e l'allagamento di colture a pieno campo frutticole ed orticole.