40 anni dall'attentato delle Brigate Rosse, Salerno ricorda le vittime

La Polizia commemora gli agenti Mario De Marco e Antonio Bandiera. Le parole del sindaco Napoli

40 anni dall attentato delle brigate rosse salerno ricorda le vittime
Salerno.  

Erano le ore 15 il 26 agosto del 1982 quando un conflitto a fuoco tra terroristi del Partito della Guerriglia (BR), alcuni militari dell'Esercito italiano e una pattuglia della Polizia di Stato tinse di rosso l’incrocio di via Amato con Via Parisi nel quartiere di Torrione, a Salerno. 

Al termine del conflitto persero la vita l'agente della Polizia di Stato Antonio Bandiera e l'agente scelto Mario De Marco, deceduto pochi giorni dopo a causa delle ferite riportate. In quella occasione morì anche il caporale dell'Esercito Antonio Palumbo. 

Oltre a loro resteranno feriti altri due militari, un poliziotto, due civili e una terrorista.

Oggi, in occasione del 40° anniversario dell’eccidio, si è tenuta alla presenza dei familiari delle vittime e delle autorità istituzionali, la cerimonia di commemorazione di quel tragico avvenimento, in "Piazza Vittime del terrorismo".

La cerimonia ha avuto inizio alle ore 10.00, sul luogo dell’attentato, con lo schieramento del Picchetto d’onore della Polizia di Stato, della rappresentanza di militari del Reggimento Cavalleggeri Guide (19) e dei Gonfaloni dei Comuni di Salerno, Roccadaspide e Sangineto, della Provincia e la Bandiera dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.

Alla commemorazione sono intervenute autorità civili e militari, la Sig.ra M. Antonietta Iuliano vedova dell’Agente De Marco, il Sindaco del Comune di Sangineto Michele Guardia, il rappresentante del Comune di Roccadaspide ing. Vito Brenca, rappresentanti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e una rappresentanza di “lupetti” appartenenti al Gruppo Scout Salerno 2.

A seguire, i discorsi commemorativi del Questore dr. Giancarlo Conticchio, del Ten. Col. Giuseppe Apone del Reggimento Cavalleggeri Guide e del Sindaco di Salerno dr. Vincenzo Napoli con la successiva deposizione di tre corone di alloro al monumento eretto, offerte dalla Polizia di Stato, dall’Esercito Italiano e dal Comune di Salerno.

Alla deposizione delle tre corone è proseguito un minuto di raccoglimento scandito dalle note del trombettiere della Banda Musicale della Città di Giffoni Valle Piana cui è seguita la deposizione di un fascio di fiori omaggio della Vedova De Marco e, infine, una preghiera e la benedizione da parte del Cappellano Provinciale della Polizia di Stato.

Il vile attentato, avvenne intorno alle ore 15.00 del 26 agosto 1982, con l’assalto ad un’autocolonna dell’89° Battaglione Fanteria Salerno che dalla Caserma Cascino si recava alla Caserma Angelucci.

All’incrocio di via Amato con Via Parisi due autovetture con a bordo i terroristi attaccarono il convoglio militare, riuscendo ad impossessarsi delle armi da guerra in dotazione ai soldati. Il Caporale Palumbo, che aveva tentato di reagire, fu ferito
gravemente.

Una pattuglia della Squadra Volante “113”, allertata dagli spari, accorse immediatamente sul posto. I quattro agenti intervenuti furono bersagliati da numerosi colpi di arma da fuoco. L’agente della Polizia di Stato Antonio Bandiera, alla guida dell’autovettura, cadde mortalmente ferito, mentre l’agente Mario De Marco, trasportato all’ospedale di Napoli, morì il successivo 30 agosto.

"Uomini coraggiosi, che vanno onorati, come tanti altri appartenenti alle forze di polizia ed alle forze armate che, con dignità ed onore nel pomeriggio di 40 anni fa, per servire il Nostro Paese, in nome del giuramento di fedeltà alla Repubblica, pagarono con la vita l’impegno, morendo per mano del terrorismo", scrivono dalla Questura.

"Quarant'anni fa un tragico evento sconvolse la nostra città. In un conflitto a fuoco tra terroristi delle Brigate Rosse, alcuni militari dell'Esercito italiano e una pattuglia della Polizia di Stato, a Torrione, persero la vita tre giovani rappresentanti delle forze armate: Antonio Bandiera, Mario De Marco e Antonio Palumbo. Con una cerimonia solenne, nella piazza ora intitolata alle vittime del terrorismo, abbiamo voluto rinnovare la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e alle forze dell'ordine e celebrare i valori della pace, della libertà, delle istituzioni: non un rito vuoto e fine a se stesso, ma un modo per ricordare un periodo tragico della nostra storia ed insieme testimoniare la capacità di uscire da quegli anni bui, anche grazie al sacrificio di chi ha votato la propria vita alla difesa di valori senza tempo", le parole del sindaco Napoli. 

In rappresentanza dell'amministrazione provinciale, ha preso parte alla cerimonia anche Francesco Morra, sindaco di Pellezzano e consigliere provinciale: “Sono convinto che queste iniziative siano fondamentali, non solo per ricordare il sacrificio e le vittime, ma soprattutto perché la conoscenza della storia, del nostro passato, deve essere la base dalla quale partire per costruire un futuro migliore. La violenza, sempre, va condannata. Le rivoluzioni non si combattono con il sangue, ma con il sudore, il dialogo, il confronto, anche quando tutto questo sembra impossibile. Se, come ci dice Aldous Huxley, la memoria di ogni uomo è la sua letteratura privata, proviamo a fare in modo che quella collettiva possa essere basata sulla condivisione, in particolare in una fase storica così complessa e dura, come quella che stiamo vivendo”, le sue parole.