Fonderie Pisano, il Comitato: l'Arpac ha riscontrato gravi criticità ambientali

Ancora polemiche sullo stabilimento di Fratte: avevamo ragione noi, grave il silenzio istituzionale

fonderie pisano il comitato l arpac ha riscontrato gravi criticita ambientali
Salerno.  

"Ancora una volta avevamo, purtroppo, ragione: abbiamo appreso che nell’ispezione del 1° luglio, da parte dell’Arpac all’interno delle Fonderie Pisano, è stato accertato che le stesse continuano ad immettere metalli pesanti dai camini, pericolosi per la vita dei lavoratori e dei cittadini. Questo grazie alle numerose segnalazioni del Comitato “Salute e Vita”, che ha documentato, con video e foto, gli illeciti perpetrati". Così,  in una nota, i rappresentanti dell'associazione che da tempo sono in lotta per la tutela ambientale dell'area di Fratte e della Valle dell'Irno.

L'agenza ambientale, secondo il documento citato dal comitato, avrebbe riscontrato "non solo le emissioni in atmosfera definitive “fuggitive” (cioè, “fumi non depurati”, gli stessi fumi che nel 2018 l’Arpac definì “esiziali”, ovvero fumi mortali per i lavoratori e la popolazione viciniori) e nello specifico la mancata applicazione delle Bat (“Best Available Technologies”, ovvero le migliori tecnologie in grado di garantire bassi livelli di emissioni di inquinanti) numero 27 e 28*, ma anche i mancati controlli relativi alle acque di scarico nel fiume Irno". 

"Nonostante queste gravi criticità sanitarie riscontrate, di fronte alle quali l’Asl di Salerno continua con il suo comportamento omissivo e complice a non dare risposte, la Regione Campania si è limitata ad una diffida semplice, che ha permesso, fino alla chiusura delle ferie estive, di continuare ad avvelenare la popolazione, anziché procedere, insieme alla diffida, ad una contestuale chiusura dell’attività fino a quando, la proprietà Pisano, non avrebbe adempiuto agli obblighi ed al superamento delle criticità", l'attacco del Comitato.

"Pertanto denunciamo, ancora una volta, gli Enti Pubblici (Regione Campania, Asl e Comune di Salerno) preposti alla tutela della salute, in quanto hanno permesso, con le loro omissioni e con provvedimenti non adeguati e conseguenziali rispetto alle gravità riscontrate, di far svolgere un’attività che continua ad avvelenare da decenni e a rendere un inferno l’aria che respiriamo. Ricordiamo che abbiamo già effettuato, come Associazione “Salute e Vita”, una diffida contro l’Asl e a settembre, dato il perpetrarsi di questi comportamenti, provvederemo con una querela, per inchiodarli alle proprie responsabilità", spiegano i promotori della missiva.

"Ci chiediamo come mai il sindaco di Salerno ed il presidente della Commissione ambiente del Comune di Salerno, che presiedono il famoso tavolo tecnico “farlocco”, su questa vicenda, oggi fanno finta di nulla. E continueremo, in tutte le sedi opportune, a chiedere con forza giustizia per i morti e verità per i vivi. Non ci fermeremo mai, fino a quando non sarà accertata tutta la verità", la dura presa di posizione degli esponenti di "Salute e vita".