È stato firmato stamattina, giovedì 7 luglio, un protocollo d’intesa tra i Comuni di Capaccio Paestum, Ascea, Castellabate, Ceraso, Montecorice, Padula, Perdifumo, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento e Serramezzana. Si tratta di un accordo con cui i Comuni firmatari delegano Capaccio Paestum quale ente capofila alla presentazione della domanda di finanziamento e all’attuazione del progetto “Cilento Vallo di Diano Experience”.
Quest’ultimo è un progetto da candidare sul bando “Fondo in favore dei Comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità”, promosso dal Ministro del Turismo di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. I firmatari dell’intesa, individuati dal Ministero del Turismo, sono tutti Comuni che ospitano siti Unesco, quali i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula, o il cui territorio è parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Il progetto “Cilento Vallo di Diano Experience” oggetto dell’intesa ha l’obiettivo di creare un partenariato tra i Comuni coinvolti per la realizzazione, attraverso azioni di marketing turistico, di percorsi in grado di valorizzare il sito patrimonio Unesco di riferimento e, con esso, tutto il territorio. Promozione turistica digitale, realizzazione di itinerari turistici, progetti di marketing ed eventi sono solo alcuni degli strumenti attraverso cui attuare il progetto e rilanciare così le attività turistico-culturali segnate dall’emergenza sanitaria degli ultimi anni.
«Mettere in rete dieci Comuni a spiccata vocazione turistico-culturale per provare ad accedere a un finanziamento capace di rilanciare il turismo attraverso la promozione del territorio non è un’operazione semplice da realizzare – dichiara il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri – Ma, insieme ai colleghi sindaci dei Comuni coinvolti, siamo convinti che facendo squadra le possibilità di valorizzazione del territorio si moltiplichino. A partire da questo progetto, non disperderemo l’importante sinergia creata e, anzi, proveremo ad ampliare la rete individuata dal Ministero».