Campo MLAC: giovani da tutta Italia a Paestum per parlare di lavoro e famiglia

Tre giorni di formazione sul tema “F.A.I Fare, Ambiente, Impresa”

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Capaccio.  

Ha preso il via il campo regionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC) presso il Santuario del Getsemani di Capaccio - Paestum. Il tema del campo è “F.A.I Fare, Ambiente, Impresa”. Tre giorni di formazione che hanno richiamato più di 30 giovani provenienti da tutta Italia. Il campo è stato realizzato in collaborazione tra Azione Cattolica, attraverso il MLAC, il Movimento Lavoratori di Vallo della Lucania, PSL e Progetto Policoro, delle diocesi di Vallo della Lucania e di quella di Salerno. L’iniziativa, di grande rilievo per la pastorale del lavoro e dei problemi sociali, ha un fitto programma di attività che vede coinvolti numerosi esperti di dottrina della chiesa e di progettazione sociale e molti imprenditori cilentani che hanno rinnovato il modo di fare impresa mettendo al primo posto il lavoratore e la tutela ambientale. 

«La finalità formativa del campo è la scoperta del turismo sostenibile - afferma Carmine Genua segretario del MLAC della Diocesi di Vallo della Lucania -. L’idea è nata per valorizzare l’area del Cilento e per mostrare buone prassi di economia circolare presenti nella nostra diocesi».

«L’esperienza del campo MLAC è un’opportunità bella per offrire spazi di confronto e riflessione sul tema del lavoro, coniugato in un’ottica di ecosostenibilità  – dichiara Angela Russo, presidente diocesana di Azione Cattolica, Diocesi di Vallo della Lucania -. Parlare di lavoro, oggi, è fondamentale, anche in un’ottica di annuncio evangelico, perché proprio il lavoro condiziona fortemente molte delle scelte e degli stili di vita delle persone. Tornare a parlare di lavoro dignitoso, come mezzo, cioè, per elevare la dignità dell’uomo, con tempi e ritmi dignitosi, che non sviliscano le persone, riducendole a meri numeri produttivi da sfruttare e ottimizzare; parlare di lavoro che rispetti e valorizzi l’ambiente, invece di depredarlo e deturparlo; parlare di lavoro etico, è proprio quanto ci chiede Papa Francesco quando ci parla di ecologia integrale. E sono tutte cose, queste, che riguardano la vita concreta delle persone, che hanno risvolti sulle scelte quotidiane delle persone, sulla loro possibilità di scegliere e impegnarsi per ciò che è bene e ciò che è giusto. Senza dimenticare che proprio al mondo del lavoro sono legate tante fragilità e criticità nella vita dei giovani e delle famiglie. Allora ecco che, come cristiani, non possiamo eludere le ansie e le domande di vita concrete delle persone. Come cristiani abbiamo il dovere di pensare alternative possibili: riscoprirle, promuoverle e valorizzarle».