Partita a febbraio per far visita alla madre, appena operata a causa di un tumore, è rimasta bloccata nell'inferno della guerra che ha colpito la sua nazione, l'Ucraina. Dopo oltre 20 giorni si conclude il lungo viaggio di Viktoria, Vika per gli amici, e di sua madre. Le due donne, in fuga da Kherson, sono giunte alla stazione ferroviaria di Salerno, a bordo del treno Frecciarossa 9587, pochi minuti fa.
Ha tenuto in sospeso tutta la comunità ebolitana la storia della cittadina di nazionalità ucraina, sposata con un uomo ebolitano, intrappolata nel suo paese. Dopo giorni di ansia e paura, la donna può ora tornare ad Eboli, dove l’aspettano i suoi figli e suo marito, Marco.
"La storia di Vika è un esempio tangibile del dramma che stanno vivendo i cittadini ucraini a causa dell'invasione di Putin, davanti alla quale non si può rimanere indifferenti - dichiara Cosimo Adelizzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha seguito la vicenda passo dopo passo -. La città di Eboli, a partire dal primo cittadino Mario Conte, farà il massimo per dare la giusta accoglienza a queste due donne che hanno mostrato coraggio e tenacia e che, soprattutto, non hanno mai perso la speranza di ritornare ad abbracciare i propri cari. L’Italia è casa vostra, bentornate a casa", conclude il deputato ebolitano.
Molto probabilmente nei prossimi giorni, dopo un momento di meritato riposo in compagnia dei familiari, si terrà un incontro affinché le massime istituzioni della città possano dare di persona il proprio benvenuto a Viktoria e alla sua mamma.