La Piana del Sele dice "No" ai rifiuti dalla Tunisia a Persano

Manifestazione unitaria contro lo stoccaggio: "Difendiamo la nostra terra"

la piana del sele dice no ai rifiuti dalla tunisia a persano
Serre.  

"La Regione riveda la sua posizione e tuteli l’area a sud della provincia di Salerno", è l'appello che questa mattina hanno lanciato i tanti cittadini, agricoltori e amministratori presenti alla protesta pacifica che organizzata nei pressi della rotatoria dell’ingresso sud del comprensorio militare di Persano.

Ancora una protesta per ribadire, con fermezza, il "no" della Piana del Sele allo stoccaggio de rifiuti dalla Tunisia. In prima linea il sindaco di Serre, Franco Mennella, che da giorni "chiama a raccolta" la popolazione.

"Una presenza significativa e fondamentale, segno e dimostrazione di convinta unità contro una decisione inaccettabile che respingiamo fermamente. Tutti dalla stessa parte perché siamo tutti dalla parte del territorio. L’ambiente, l’agricoltura, il turismo, la salute, sono temi e valori inviolabili, essenziali della persona e della sua dignità.
Difendiamo questi principi, chiediamo che si possa lavorare serenamente con lo sguardo rivolto al futuro, promuovendo le nostre eccellenze. La tutela ambientale passa attraverso una nuova e più efficace gestione dei rifiuti, chiediamo che non vi siano più imposizioni calate dall’alto e che il nostro territorio venga definitivamente lasciato in pace.
L’impegno, quindi, a non distogliere lo sguardo da queste tematiche, unendo le forze per rendere ancora più incisiva la nostra azione! Grazie davvero a tutti per l’impegno e il coraggio manifestati. Grazie alle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia Municipale, per la loro attività di controllo e di sicurezza", ha scritto il sindaco di Serre. 

Presenti anche diversi sindaci dei comuni del territorio, tra cui Cecilia Francese, fascia tricolore di Battipaglia, Mario Conte, primo cittadino di Eboli e quello di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo. "Difendiamo la nostra terra", recitano i tanti striscioni. In piazza anche i rappresentanti del movimento Serre per la Vita.

“Siamo qui da lunedì per opporci nuovamente a questo scempio. Ancora una volta, dopo Valle della Masseria, Basso dell’Olmo, Coda di Volpe, questo territorio è aggredito poiché al centro di un traffico internazionale di rifiuti. La nostra terra non può pagare ancora una volta per reati gravissimi che sono stati commessi da funzionari regionali ma anche e soprattutto dalla società di Polla, la SRA - dichiara Debora Chiavello, di Serre per la Vita -Chiediamo oggi con forza, e con l’aiuto dei tanti cittadini scesi in strada, anche con i trattori, che questo territorio venga tutelato. E' una terra di grandissimo pregio ambientale ed è soprattutto la culla della quarta gamma."

Attualmente i 213 containers sono stati scaricati nel porto di Salerno e posti sotto sequestro. "Chiediamo con forza al custode giudiziario di cambiare idea poiché il sito di Persano non è un sito idoneo. Qui il vero rischio, oltre a quello di sfilacciare un equilibrio naturale già precario, è di tipo sociale. Bisogna fare un passo indietro. Questi rifiuti devono essere ripresi dalla stessa società che li ha “impacchettati” e mandati Tunisia. A pagare non possono essere i territori, né Serre né altrove. Questi rifiuti, se possibile, devono essere custoditi presso l’azienda”, conclude la Chiavello. 

Una vicenda che ha unito tutti, dagli amministratori ai cittadini. Anche la sindaca di Battipaglia dice no al trasferimento dei rifiuti: "Si è finalmente realizzata un’unione dei sindaci della Piana del Sele. Fino ad sono sempre state condotte battaglie singole, ora c’è massima solidarietà tra i primi cittadini. Il problema è sempre il solito: Non accettiamo dei provvedimenti che vengono dall’alto senza coinvolgere il territorio. Bisogna sensibilizzare la popolazione", le parole della fascia tricolore.