Da Capaccio Paestum a Sapri si teme per il bando sulle concessioni demaniali che andranno all’asta dal 1 gennaio 2024. Balneari cilentani sul piede di guerra dopo l’ok del Consiglio dei ministri che ha approvato l’emendamento al disegno di legge Concorrenza relativo alle modalità di affidamento delle concessioni demaniali.
Dal 1 gennaio, infatti, le concessioni balneari saranno assegnate tramite gara. "Siamo praticamente all’anno zero - taglia corto Natalino Russo, presidente dell’associazione Cilento Balneari di Castellabate - Siamo in una sorta di limbo, dove non sappiamo praticamente cosa fare".
Il limite temporale del 31 dicembre 2023 lascia, quindi, nello sconforto tanti operatori del settore, senza più alcuna certezza sul futuro lavorativo. "Non nascondo la preoccupazione su quello che può essere il futuro della nostra impresa e di tanti che come me nel tempo hanno investito tanto. Rischiamo di vanificare anni e anni di sacrifici" aggiunge Russo.
Mentre il suo collega, Maurizio Abagnale, aggiunge: "Nonostante le difficoltà e le incertezze, ci prepariamo anche quest’anno per ospitare i turisti che sceglieranno Castellabate per le vacanze".
E i problemi non riguardano solo le concessioni. "C’è da risolvere la questione del montaggio e dello smontaggio delle strutture perché in molti casi è davvero complicato" evidenzia Abagnale. Una situazione, dunque, complicata tra l’incertezza per quello che sarà il futuro, a partire dal 2024, e la necessità di organizzarsi in vista della stagione turistica.