Sempre sorridente, disponibile, presente ai grandi appuntamenti di cronaca e attualità, ma anche per immortalare eventi o cerimonie. Che fossero commissionate o dei “favori” da fare agli amici, a sorpresa, senza chiedere nulla in cambio. Generosa, come la sua risata. Un piacere incontrarla, impossibile vederla senza la sua macchina fotografica.
I suoi scatti hanno catturato la gioia di tanti, ma anche il dolore di quella malattia che l'ha portata via a soli 42 anni. Serena Sammarco, fotografa salernitana, se n'è andata in silenzio, con discrezione. Così come lei stessa aveva voluto ritrarre quelli che erano diventati ormai i suoi “luoghi familiari”. Non più luci sfavillanti “d'Artista” o pomposi vestiti bianchi, ma camici e mani operose.
La sua battaglia, e quella di tanti che condividevano il suo calvario, in un album: “Gli angeli in camice bianco”. Un centinaio di foto in bianco e nero e a colori scattate tra i reparti dell'ospedale Ruggi D'Aragona di Salerno, dove lei stessa era ricoverata. Volti coperti da mascherine, corridoi fatti di solitudine, poi il mare, visto dalla sua stanza. Luminoso, forse un'alba o un tramonto, pieno di pace e di luce.
Oggi l'addio, alle 17, nella chiesa di San Francesco.