Ancora un buongiorno per i tanti volontari che si stanno occupando di monitorare le nidificazioni delle tartarughe caretta caretta in Campania. Questa mattina un nuovo nido, il 32esimo, è stato scoperto a Camerota. Ci sono ormai tutti i presupposti per poter battere il record dell'anno scorso che ha visto ben trentatrè deposizioni accertate, di cui ventisei identificate grazie alle tracce lasciate al momento della risalita dal mare dalle future mamma, sei da schiuse a sorpresa da nidi non noti in precedenza e l’ultima il 5 ottobre 2020 scoperta purtroppo a causa di una mareggiata che distrusse la camera d’incubazione, portando alla luce le uova.
Il Cilento si conferma, dunque, terra di tartarughe: dei 32 nidi scoperti fino ad ora, 22 sono lungo le coste della provincia di Salerno. In particolare, secondo i dati resi noti dai volontari dell'associazione Tartatughe Marine in Campania, sono 7 i nidi ad Ascea, 5 a Palinuro, 6 a Camerota, 2 a Montecorice, 1 a Santa Maria di Castellabate, 1 a San Mauro Cilento. Anche il capoluogo ha ricevuto la visita di una mamma caretta caretta nei scorsi giorni che ha deposto le sue uova sul litorale della zona orientale, nei pressi del polo nautico. Le uova sono poi state spostate in un luogo più sicuro. Gli altri 9 lidi sono lungo il litorale Domizio.
Intanto, dalle tante associazioni che si stanno occupando del monitoraggio dei litorali, coordinati dalla stazione Anton Dohrn, sottolineano: "Lo scavo serve solo ad identificare il punto in cui c'è è il nido e confermare la presenza delle uova. Per evitare di recintare 10m2 di spiaggia invece che un solo m2 ed aspettare una schiusa che non avverrà mai in caso non ci fossero le uova. Dopo la verifica si richiude e si mette in sicurezza. Non ombreggiate i nidi recintati che incontrerete sulle spiagge Campane. Altrimenti le uova non potranno svilupparsi."