"La situazione delle maestranze delle "Officine Antonio Buonocore s.r.l." sta assumendo, di giorno in giorno, connotazioni sempre più drammatiche ed al limite del paradossale. Questi lavoratori, che svolgono da sempre manutenzione esclusiva dei mezzi della ditta SCAI (concessionaria di linee del trasporto pubblico regionale), si trovano in una condizione disperata con circa 3 mensilità arretrate e nessun segnale dalla proprietà e dall'amministrazione aziendale che, ad oggi, risultano completamente assenti". E' la denuncia congiunta che arriva da Fiom e Filt Cgil Salerno.
"Tutto è iniziato lo scorso 10 maggio, con il fallimento della SCAI s.r.l. che, attualmente, è sottoposta a curatela. Da subito, appena appresa la notizia del fallimento, i lavoratori, preoccupati per le spettanze e per il futuro hanno cercato di ottenere notizie e rassicurazioni, sia dal loro datore di lavoro che dalla curatela SCAI s.r.l.. Ma, nonostante anche le richieste di incontro prodotte anche dalle segreterie provinciali Fiom e Filt CGIL e la proclamazione dello stato di agitazione, le poche e scarne interlocuzioni avvenute in quelle ore, e ancora oggi, sono rimaste ad uno stadio informale, ingenerando solo confusione e ulteriore preoccupazione. Diligentemente, tutti le maestranze delle Officine, in attesa di possibili aggiornamenti e chiarimenti, hanno garantito ugualmente le loro prestazioni fino ad arrivare ai giorni scorsi quando si è venuti a conoscenza del fatto che la SCAI avrebbe deciso di affidare la manutenzione dei mezzi ad altra ditta", la ricostruzione dei fatti da parte delle organizzazioni di categoria.
"Dunque, se questa notizia fosse vera, siamo al fatto paradossale, che, nell'ambito di una filiera del servizio pubblico essenziale, si arriva a decidere di lasciare senza attività circa 10 lavoratori e famiglie per affidare la stessa attività a terzi, per di più senza alcun confronto o comunicazione ufficiale e con un danno enorme rispetto alle spettanze ed al futuro. E’ del 25 giugno un ulteriore sollecito a comporre un Tavolo prefettizio su cui pensiamo si possano cominciare a trovare risposte ed una sintesi sulle prospettive - la denuncia -. Con gli interlocutori aziendali vogliamo capire a quali prestazioni sono tenuti i lavoratori delle Officine Buonocore verso il mono cliente SCAI s.r.l.; che prospettive ha il servizio finora prestato e, dunque, la continuità lavorativa delle maestranze; quali eventuali strumenti alternativi possono essere messi in campo per garantire un sostegno ed un reddito a questi lavoratori e chi deve porli in essere. Nel dramma che già vive questa provincia e che vivremo ancor più tra poche ore con lo sblocco dei licenziamenti dopo il 30 giugno, non possiamo permettere che alcun lavoratore resti quasi abbandonati a sé stessi, senza salario e senza risposte per il futuro. Consideriamo, ormai, attuale il rischio che la situazione diventi ingovernabile per il clima di fortissima esasperazione che, purtroppo, non accenna a migliorare", la presa di posizione di Filt e Fiom che hanno annunciato venerdì un presidio di protesta davanti alla prefettura di Salerno.