Crolla la spesa per la manutenzione delle condotte idriche

Consac: -40% anche per le reti fognarie grazie alla statistica sul numero di riparazioni

crolla la spesa per la manutenzione delle condotte idriche
Vallo della Lucania.  

Quando la statistica aiuta un’azienda a essere più efficiente e a risparmiare al tempo stesso. I dati rilevati da Consac, infatti, fotografano mediamente, nell’arco dell’anno, circa 3.045 interventi di riparazione: 2.905 su condotte idriche e 140 su condotte fognarie. Proprio la conoscenza del numero di interventi attuati ha consentito di affidare, attraverso gare al massimo ribasso, l’esecuzione delle manutenzioni sulla base di un numero prestabilito di riparazioni e dunque con un importo “a corpo”"

"Al fine di consentire la maggior efficacia e tempestività di intervento, il territorio è stato suddiviso in comparti, da affidare ciascuno a una diversa impresa esecutrice - fanno sapere dall'azienda -. Questa impostazione degli appalti, a cui è stato dato l’avvio a partire dal 2017, ha consentito di risparmiare circa il 40% della somma spesa con gli affidamenti cosiddetti “a misura”, che venivano eseguiti negli anni precedenti. Allo stato attuale vengono spesi circa 1 milione 100mila  euro l’anno per gli interventi di riparazione delle reti idriche e fognarie".

Così Gennaro Maione, presidente Consac: "Grande importanza - spiega Gennaro Maione, presidente di Consac - riveste naturalmente la determinazione della tempistica degli interventi stessi. Che avvengono, quando necessario, anche durante la notte e nei giorni festivi. Spesso i cittadini, e giustamente, si lamentano sui tempi che si impiegano per ripristinare il servizio. Ma va spiegato che, a seguito di ogni segnalazione di guasto iniziano una serie di attività che portano innanzitutto a circoscrivere la zona su cui intensificare la ricerca sino a individuare la causa (per esempio, la rottura della condotta con conseguente perdita idrica e abbassamento della pressione in rete). Spesso, purtroppo, si tratta delle adduttrici, che attraversano aree impervie o proprietà private. Per intervenire, inoltre, in gran parte dei casi c’è bisogno di svuotare la condotta. Quindi, una volta riparato il guasto, riparte tutta quella sequenza che porta al riempimento delle condotte, al ripristino della pressione in rete, al riempimento dei serbatoi comunali e solo dopo all’erogazione all’utenza. Attività che complessivamente, per cause indipendenti dalla nostra volontà, possono durare anche svariate ore o giorni", spiega il presidente.

"Il settore Idrico di Consac - riprende Maione - è suddiviso in 5 reparti a cui fanno capo mediamente 35 operatori (senza considerare gli stagionali nel periodo estivo): dalla ricerca perdite alla manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla installazione e sostituzione contatori alle verifiche di funzionalità".  Quello ambientale è invece suddiviso in 6 reparti con 22 operatori. Le operazioni di scavo e ripristino della sede stradale per la riparazione delle perdite sono delegate a 7 imprese affidatarie a seguito di bandi di gara pubblici, che operano a loro volta in 8 comparti in cui è stato suddiviso il territorio gestito.

"Mediamente, dunque, ogni impresa mette a disposizione due squadre di almeno due/tre addetti persone, per cui operativamente possiamo contare su altri 20 operatori circa. Nel complesso Consac può contare su circa 80 operatori quotidianamente impegnati nelle attività di gestione del settore idrico, fognario e depurazione, ricerca perdite, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, nuovi allacciamenti idrici e fognari, sostituzione o installazione nuovi contatori". Ai quali, precisa Maione, si aggiungono ulteriori 6 unità addette al servizio controllo potabilità".