“Le strade di Sarno ancora una volta sono state invase da detriti e fango. Materiale proveniente dalle colline e dai monti circostanti. Purtroppo queste sono le tristi conseguenze degli incendi che hanno visto ettari ed ettari di bosco e sottobosco distrutti nelle settimane scorse. La responsabilità di quanto accaduto ieri non è solo dei criminali che hanno incendiato i boschi". Lo denunciano in una nota congiunta la Senatrice Luisa Angrisani, la Deputata Virginia Villani e il Consigliere regionale Michele Cammarano.
“Da troppo tempo le vasche di contenimento pedemontane non vengono adeguatamente pulite. Nella giornata di ieri questa grave inadempienza è stata ancora più evidente. Le opere non vanno solo costruite ma hanno bisogno anche di manutenzione e pulizia. Per questo abbiamo scritto agli enti preposti al riguardo, iniziando dalla Regione Campania che ha responsabilità in merito e ha avuto dal Governo le risorse necessarie per affrontare la problematica. La manutenzione straordinaria delle vasche non può attendere oltre. Il problema degli allagamenti, della mancata manutenzione straordinaria di canali e vasche, riguarda tutto l'agro sarnese-nocerino, l'attenzione deve essere alta in tutta l'area. Chiediamo pertanto alla Regione Campania che si attivi per chiedere alla Presidenza del Consiglio la dichiarazione dello stato d'emergenza”.
“Nei prossimi giorni provvederemo a presentare anche un'interrogazione, sia al Ministero dell'Interno che al Ministero dell'Ambiente, per avere notizie sull'utilizzo dei fondi stanziati per il dissesto idrogeologico e gli interventi di protezione civile. La prevenzione a tutela della sicurezza e salute dei cittadini sono al primo posto – dichiarano Villani e Angrisani - Non possiamo attendere che la prossima volta si ripeta una tragedia simile a quella del 5 maggio 1998. Sarno ha già vissuto i disagi, i rischi e i pericoli legati al dissesto idrogeologico. La manutenzione delle opere costruite dopo la frana del 1998 è di esclusiva competenza regionale e comunale: sarebbe opportuno fare un'opera di manutenzione ordinaria programmata continuativa da parte di tutti gli organi competenti. Solo in questo modo potremmo avere la certezza di tutelare l'ambiente, la sicurezza e la salute dei cittadini. Si agisca al più presto con la manutenzione straordinaria delle vasche”.