Frana sull'Amalfitana, scuole fatiscenti:attacco dei sindacati

«Scarsa cura per il nostro territorio»

Maiori.  

Frana sulla Statale in Costiera Amalfitana e scuole fatiscenti, l’ira della Cisl che va all’attacco: «Esempi dell’incuria che contraddistingue il nostro territorio». L’episodio si è verificato a Maiori, nei pressi di Cavallo Morto, dove un grosso masso si è staccato dal costone roccioso che costeggia la SS 163, meglio nota come Statale Amalfitana. Una tragedia sfiorata, in quanto solo il caso ha voluto che nessuno sia stato coinvolto. Il sindacato incalza: «Da troppo tempo i cittadini della Costiera Amalfitana devono fare i conti con questi eventi che generano quotidianamente preoccupazioni e disagio – afferma Giuseppe Vicinanza della Filca Cisl Salerno – Non si può attendere le disgrazie per fare qualche piccolo intervento. La Filca Cisl da tempo chiede interventi programmati e mirati alla messa in sicurezza del territorio, indispensabili a garantire l'incolumità dei cittadini e dei tanti turisti che transitano sulla nostra straordinaria costa. Se non si interviene in fretta, c'è in gioco la vita delle persone, ed anche quella del turismo, vero volano dell'economia dell'intera Costiera Amalfitana».

Il sindacalista Cisl si sofferma poi sulla situazione degli istituti scolastici: «Nelle scuole italiane ogni tre giorni si verifica un incidente che mette a rischio la sicurezza di studenti e operatori, come distacchi di intonaco o crolli. I dati forniti dallo stesso Miur sono sconfortanti: la metà dei circa 40 mila edifici attivi in Italia è stata costruita prima del 1970. Dato che vale anche per la città di Salerno. Di fronte alla imprescindibile manutenzione delle scuole è necessario che tutti i soggetti interessati, il governo, le istituzioni centrali e territoriali, i sindacati, elaborino insieme un piano straordinario per intervenire velocemente e in modo drastico per assicurare edifici moderni e sicuri. Un diritto che va ben oltre mere logiche economico-finanziarie e che non può aspettare i tempi della burocrazia».