A trent'anni dall'attentato, l'omaggio a Guido Scocozza

La consulta degli studenti e il procuratore Lembo ricordano la vittima innocente del terrorismo

Salerno.  

Il dovere della memoria da un lato e la necessità del ricordo dall'altro. Perché non è vero che il terrorismo riguarda luoghi e persone lontane. E' uno degli argomenti di cui si discuterà domani nella sala "Fadda" del Convitto Nazionale Tasso in Largo Abate Conforti a Salerno. "Una traccia aperta in campo largo sul mondo, sugli scenari degli attentati, sui cyber attacchi in questi giorni annunciati. Obiettivo stretto, accanto, dietro l’angolo, di fronte porta, dentro locali, ovunque sia vita - si legge nel comunicato stampa di presentazione - . Un anniversario per riflettere e ricordare, per conoscere la breve intensa storia di Guido Scocozza, giovane salernitano vittima innocente del terrorismo. A trenta anni dal truce e vile attentato del 14 aprile 1988, in via Calata San Marco a Napoli a firma di un sedicente terrorismo nipponico, la Consulta Provinciale degli Studenti di Salerno apre al ricordo con riflessioni e pensieri che chiamano a verità, inchiodano immemore silenzio, richiamano alla convivenza civile".

La tematica calda del terrorismo avrà l’autorevole voce del Procuratore della Repubblica Corrado Lembo con le suggestioni degli studenti e la testimonianza dei fratelli Antonio e Paola Scocozza. Per la prima volta, ne racconteranno, del fratello Guido, la poliedricità, le passioni, gli studi e l’impegno attivo nel volontariato, insieme alla forza e al coraggio di vivere senza dimenticare. La consulta provinciale degli Studenti di Salerno presieduta da Giuseppe Ferro prosegue i dialoghi di legalità con obiettivo di vivere a pieno cittadinanza e costituzione, capire la res pubblica, partecipare alla vita democratica.

Sarà un incontro pregno di senso e denso di emozioni per Ketty Volpe, giornalista, esperta MIUR, con un occhio sul mondo, su quanto accade e preoccupa oggi con una toccante testimonianza dei fratelli Scocozza che per la prima volta, a trenta anni dalla strage del 14 aprile a Napoli, incontrano occhi di giovani studenti su un attentato dimenticato, forse coperto e su cui la  onsulta provinciale degli Studenti di Salerno si interroga, chiede verità e una presenza nella toponomastica cittadina, una strada, una piazza a Guido Scocozza a Salerno, a Napoli, nei cuori delle giovani generazioni.

Redazione Salerno