Battipaglia fa sentire la sua voce. In migliaia, circa 8mila, stanno sfilando tra le strade del comune della Piana del Sele per dire no alla costruzione di un impianto di compostaggio aerobico nello Stir del comune di Battipaglia. In prima fila la sindaca Cecilia Francese.
L’amministrazione ha invitato a scendere in piazza tutta la popolazione, per dire ancora no alla volontà della regione Campania di trasformare l'impianto ex Stir. Già domenica scorsa tantissime persone hanno preso parte alla passeggiata “verde” dei bambini delle scuole elementari e medie della città.
Oggi coinvolte nella marcia tutte le categorie imprenditoriali, sindacali, politiche e associative. Ma anche tante famiglie e semplici cittadini, preoccupati per le possibili ricadute ambientali che questa decisione può causare. Numerosi anche gli studenti. Pare che proprio un gruppo di giovani si sia allontanato dal percorso prestabilito dalla marcia per avvicinarsi all'uscita dell'autostrada, forse con l'intento di bloccarla in segno di protesta. Sul posto è intervenuta la polizia in assetto anti sommossa.
Intanto la sindaca Francese nei giorni scorsi aveva più volte detto: "Bonavitacola blocchi la procedura": Lo spunto è arrivato dal Comune di Casalduni, nel Beneventano, dove un iter simile è stato interrotto. "Bene ha fatto la Giunta regionale a sospendere le procedure d'insediamento della nuova struttura in quella realtà – continua la prima cittadina battipagliese - La situazione di Battipaglia è esattamente la stessa.
Con un territorio sul quale insistono già numerose altre strutture che operano nel settore dei rifiuti. Completa il quadro il fatto che ci siano gravi problemi gestionali. Si tratta di un dato che è ormai sotto gli occhi di tutti. I miasmi non sono la causa del malessere di Battipaglia, come sembra pensare Bonavitacola, ma è l'effetto della causa reale della situazione che vivono la nostra città e la Piana del Sele. Il vice presiedente della Regione Campania blocchi dunque la procedura anche per Battipaglia”.
Sara Botte